Prima che questa terribile pandemia ci investisse, monopolizzando o quasi l’interesse di tutti, si parlava sempre più di intolleranze e/o allergie alimentari. Si è osservato un trend di aumento del numero di persone che soffrono di stanchezza cronica correlata a disturbi gastrointestinali, senza, però, riuscire ad identificarne la causa. Non sorprende, pertanto, che in un’epoca di negazionismo (…), caratterizzata dalla ricerca della soluzione “tutto e subito”, stia godendo di grande popolarità e risalto quella che viene definita la dieta del gruppo sanguigno. Molto spesso viene anche chiamata solamente dieta del Dottor Mozzi, che è colui che l’ha resa così famosa. Vediamo meglio in questo articolo in cosa consiste la dieta del gruppo sanguigno del Dr. Mozzi divisa per gruppo A, 0 e B e se funziona davvero.
La dieta del dottor Mozzi del gruppo sanguigno
La dieta del gruppo sanguigno è stata promossa in Italia dal Dottor Mozzi, che si definisce medico secondo natura (strano, io sono nutrizionista secondo scienza prima e coscienza poi… Vabbè). Mozzi si rifà agli “insegnamenti” di colui che per primo introdusse questo tipo di regimi alimentari, il naturopata Peter D’Adamo. Si tratta di un regime che prevede il consumo di determinati tipi di alimenti rispetto ad altri in base al gruppo sanguigno d’appartenenza. Secondo il Dott. Mozzi, pare che i diversi gruppi sanguigni siano comparsi sequenzialmente in base all’evoluzione. A seconda della tipologia e dell'”antichità” del gruppo sanguigno, si creano una serie di alimenti consigliati perché più adatti, ad esempio, al gruppo sanguino A, 0 o B. Ecco, quindi, che si è fatta strada l’idea di studiare una dieta in base al gruppo sanguigno, chiamata anche dieta mozziana.
Dieta del gruppo sanguigno 0
Sempre secondo la corrente di pensiero del gruppo sanguigno promossa da Mozzi (corrente di pensiero ed evidenza scientifica non sono sinonimi), il gruppo 0 è il più antico evoluzionisticamente. Quindi, secondo il Dottor Mozzi il gruppo sanguigno 0 deve basarsi su un’alimentazione di tipo ancestrale, ossia molto simile a quella dei nostri più lontani avi (carne, pesce, legumi, frutta). Per contro, dovrebbe evitare il consumo di glutine, legumi, latte e formaggi.
Dottor Mozzi – Gruppo A
Il gruppo A, invece, sarebbe comparso a seguito dell’aumento della sedentarietà dell’uomo antico correlata allo sviluppo dell’agricoltura. Ecco allora che la dieta del Dott. Mozzi per questo gruppo sanguigno prevede che carne, salumi ed insaccati siano da evitare. Al loro posto, Piero Mozzi suggerisce di introdurre, seppur limitatamente, i cereali.
La dieta del gruppo sanguigno B
Il gruppo B segue evoluzionisticamente il gruppo A, in concomitanza con lo sviluppo delle metodiche d’allevamento del bestiame. Carne e verdura, specialmente a cena, sono le benvenute, così come il consumo di latte; sono altresì messi al bando grano saraceno, arachidi e cibi a base di frumento. Il gruppo AB è in assoluto il più recente, nato dall’incrocio tra A e B. In questo caso la dieta del gruppo sanguigno prevede che la carne rossa sia bandita totalmente, così come pollame, fagioli, mais e frumento. Gli alimenti migliori sarebbero tofu, verdura a foglia, alghe, ananas.
Dieta Dottor Mozzi del gruppo sanguigno: banditi cibi industrializzati e derivati
È possibile notare che la dieta del gruppo sanguigno del Dott. Mozzi prevede in prima battuta l’eliminazione di tutti i prodotti industrializzati, oltre a limitare fortemente il consumo di latte e derivati. Carne, pesce, cereali e legumi devono invece essere consumati a rotazione e in maniera oculata. Il risultato, che prescinde chiaramente il nostro gruppo sanguigno d’appartenenza, è che ci si sente più energici e diminuiscono i disturbi gastro-intestinali. Questo rafforzerà l’idea nel paziente che la dieta del gruppo sanguigno del Dottor Mozzi possa essere la chiave di volta di tutti i suoi precedenti disturbi legati all’alimentazione.
Un regime più sano che, però, può nascondere le intolleranze
La verità però, con buona pace di naturopati e affini, è data dalle evidenze scientifiche: il benessere acquisito altro non è che l’adozione di un regime alimentare più sano e tollerabile, che per contro camuffa molto spesso allergie o intolleranze mai diagnosticate (e che continuano, pertanto, a non esserlo). Contemporaneamente, se decidessi di iniziare la dieta del gruppo sanguigno, in realtà ti priveresti di moltissimi alimenti che puoi consumare quasi sicuramente, magari con l’unica accortezza di limitarne l’assunzione (magari smodata in precedenza) o i dosaggi.
Attualmente dal punto di vista scientifico non vi sono prove che i diversi gruppi sanguigni siano stati una conseguenza dei diversi stili alimentari, né che i diversi antigeni possano influire sulle proprietà nutrizionali degli alimenti. Ciò non toglie tuttavia che alla base di un gruppo sanguigno possa esistere la manifestazione a una risposta negativa di alcuni alimenti (knock-out). Mi sembra chiaro, tuttavia, che da qui a costruire una dieta basata su questi assunti vi sia una grande differenza.
Dieta del gruppo sanguigno: meglio una dieta ad hoc
Il mio consiglio resta, dunque, sempre lo stesso: rivolgersi a un professionista competente, che possa delineare un’alimentazione studiata su misura per il paziente (e non sul suo gruppo sanguigno!). Il piano alimentare, infatti, dovrebbe essere confezionato ad hoc quindi ti sconsiglio di adottare la dieta del gruppo sanguigno del Dott. Mozzi. Con la prescrizione degli adeguati esami, un nutrizionista riuscirà a diagnosticare i tuoi reali problemi, educandoti alimentarmente e consentendoti di evitare quelli che sono cibi realmente inadatti. Ricordiamoci, però, che conoscere il nostro gruppo sanguigno è molto importante dal punto di vista medico!