Se c’è un tipo di ospitalità tipico dell’Italia è proprio l’albergo diffuso. Si tratta di una tipologia di hotel nata agli inizi degli anni Ottanta in Carnia, ecco infatti perché molto spesso si associa il concetto di albergo diffuso al Friuli Venezia Giulia. In realtà, nei decenni successivi si sono diffusi in tutto lo Stivale, soprattutto nei borghi storici e nei piccoli paesi. Molti definiscono questa modalità ricettiva come degli alberghi orizzontali. Il perché è presto detto: se tipicamente immagini un hotel, evochi nella tua mente l’immagine di un edificio che si sviluppa in verticale dove trovi tutte le stanze in un’unica struttura, devi sapere che la caratteristica principale di un albergo diffuso è quella di essere composto da diverse unità abitative o camere dislocate in diversi punti della zona, ma comunque abbastanza vicini tra di loro. Per fare un esempio pratico, la reception potrebbe essere nella piazza del paese e le camere su per le viuzze del borgo. Nelle prossime righe ti spiego chi ha inventato l’albero diffuso, perché e come funziona l’ospitalità diffusa.
Cos’è l’albergo diffuso?
Gli hotel diffusi sono nati con l’idea di valorizzare il territorio, più che l’ospitalità in sé. Nel giro di massimo 200 metri, potrai trovare la struttura principale vale a dire la reception, le camere o le unità abitative (possono essere anche totalmente indipendenti grazie alla presenza di una cucina o di un angolo cottura) ed i vari servizi. Ad esempio, io ho soggiornato in un albergo diffuso a Corinaldo (uno dei più bei borghi d’Italia) in provincia di Ancona. Entrando nelle mura che delimitano il centro storico del paese, c’è il Palazzo delle Meraviglie del XVII secolo che ospita la reception, subito nella via accanto salendo un po’ c’è un’altra struttura con le stanze e, invece, tornando alla reception e proseguendo verso il centro, vicino al Comune c’è il bar affiliato all’hotel dove puoi far colazione. Come vedi, l’albergo diffuso sfrutta diverse location di un paese o di un borgo, senza rinunciare ai servizi tipici degli hotel.
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Come sono nati gli alberghi diffusi?
Forse avrai sentito parlare del terremoto in Carinzia nel 1976. Ahimè, è stato in realtà un tragico evento storico a far nascere quest’idea. Dopo quella devastazione della zona, l’esigenza era quella di valorizzare nuovamente il territorio, riqualificare le case e le strutture. Insomma, bisognava ripartire. Fu il professore Giancarlo Dall’Ara a proporre e sviluppare quest’idea. Quindi, se ti stai chiedendo chi ha inventato l’albergo diffuso, ecco svelato l’arcano. E proprio perché quest’idea si è rivelata di successo, poi il modello si è sparso a macchia d’olio in tutta Italia, grazie alla grandissima presenza di borghi e piccoli centri che si prestano per questo genere di turismo.
Che tipo di esperienza si può vivere in un albergo diffuso?
In realtà, è proprio l’esperienza il vero valore aggiunto degli hotel diffusi. Poiché non ti troverai in una sorta di “torre d’avorio” come a volte capita in taluni alberghi, bensì in stanze o appartamenti all’interno del borgo, potrai vivere la vera esperienza del territorio come la gente del posto. Come ti ho raccontato poc’anzi, io facevo colazione al bar con i residenti di Corinaldo. Seguirai i loro ritmi, le loro abitudini… Ecco perché quello degli alberghi diffusi è un concept che piace molto agli stranieri, perché permette loro di calarsi nell’immaginario comune dell’Italia fatta di borghi storici, vestiti appesi per asciugare sui fili che danno sui vicoli ed una Vespa parcheggiata per strada.
I servizi
Il fatto che un albergo diffuso sia molto diverso da un hotel “classico”, non significa che quindi devi rinunciare ai comfort tipici di una vacanza. Li vivrai solo in maniera diversa. Quindi, troverai tutto quello che ti serve: la colazione (magari anche servita in camera) i pranzi e le cene, così come una reception cui chiedere informazioni e qualche dritta sulle cose da vedere nella località in cui ti trovi, financo un numero di emergenza o anche proprio un custode da chiamare per qualsiasi evenienza.
I vantaggi per il territorio e per l’ambiente
C’è un altro aspetto fondamentale che ha favorito lo sviluppo degli alberghi diffusi, vale a dire la tutela del territorio. Prova a pensare il centro storico di un piccolo borgo medievale, probabilmente la nascita di un grande hotel potrebbe creare dei disagi, soprattutto a livello architettonico. E comunque non sarebbe in linea con la filosofia del posto, con un turismo più contenuto e lento. Finirebbe con snaturare proprio l’anima di questo tipo di ospitalità. Meglio riqualificare (magari anche con un occhio di riguardo per il contenimento energetico) le abitazioni e le strutture già presenti.
Soggiornare in un albergo diffuso alla riscoperta dell’Italia dei borghi
Insomma, hai capito che l’esperienza di una vacanza in un albergo diffuso è sicuramente qualcosa di particolare e diverso dai soliti schemi. Se ami scoprire luoghi un po’ meno mainstream, immergerti nel mood di un territorio, nella sua storia e nelle abitudini di chi ci abita, quella degli hotel diffusi è sicuramente la scelta che fa per te.