Probabilmente in questi giorni ti sarà capitato di incappare almeno una volta in una foto di qualche tuo contatto che sembrava uscire proprio da uno dei classici annuari che siamo abituati a vedere nei film americani. Un po’ come se fosse una foto proveniente da un college, quelle con lo sfondo da studio, i capelli cotonati e le pose un po’ plastiche. A me è successo. La prima volta ho pensato che quel determinato contatto in questione avesse un po’ di nostalgia o voglia di scherzare. E ho tirato dritto con il mio scroll sui social. Poi ne ho visto un altro ed ho alzato un sopracciglio perché mi sembrava quantomeno singolare. E, infine, ho visto un post di Peter Cincotti con queste fattezze. A quel punto è scattata la certezza: mi stava sfuggendo qualcosa. Quel “qualcosa” si chiama Yearbook Challenge ed è la nuova mania che sta spopolando nei social. Yearbook Challenge è un trend dell’app Epik che permette di creare tue foto, proprio come se ti trovassi davanti ad un fotografo di annuari degli anni ’90. Non c’è bisogno di Doc e Marty McFly, insomma, per partecipare all’Yearbook Challenge. Basta scaricare l’app – e pagare una quota perché non è gratis. Ti spiego in questo articolo tutto su questo nuovo trend e come si fanno le foto in stile Anni ’90.
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Come funziona l’app per la Yearbook Challenge
In realtà, è piuttosto semplice. Il grosso del lavoro lo fa l’applicazione stessa. In breve: tu devi solo caricare da un minimo di 8 ad un massimo di 12 foto tue e darle in pasto all’Intelligenza Artificiale di Epik che, studiandole, sarà in grado di generare degli scatti assolutamente credibili di te in perfetto stile annuario americano. Va fatta chiarezza: Yearbook Challenge in realtà non è un’app a sé, bensì un trend all’interno dell’applicazione di fotoritocco Epik. Prima di iniziare a caricare le foto, l’app per partecipare alla Challenge ti mostra concretamente dei buoni esempi di fotografie da caricare e quelli che, invece, metterebbero in difficoltà l’AI Yearbook e non ti permetterebbero di avere dei buoni risultati. A quel punto, potrai passare al passaggio successivo e scegliere le foto. All’interno dell’app vedrai le cartelle della galleria del tuo telefono e potrai selezionare gli scatti uno per uno. Nel passaggio successivo dovrai indicare il tuo genere (puoi anche decidere di non definirlo) e, infine, dovrai confermare il tutto ed effettuare il pagamento.
AI Yearbook: i consigli dell’app
É l’app stessa Epik a dare alcuni consigli quando accedi al trend dell’Yearbook Challenge. Infatti, proprio all’inizio di tutto il processo troverai un disclaimer in cui viene dichiarato che l’AI di Epik è in costante evoluzione ed apprendimento, pertanto viene chiesta un po’ di comprensione qualora alcuni risultati generati non siano di tuo gradimento. E, proprio per evitare quest’inconveniente, l’app ti indica di scegliere foto bene definite, con diverse angolazioni di scatto ed espressioni. Inoltre, ti viene raccomandato di scegliere fotografie ben illuminate e sulle quali non siano già intervenute altre applicazioni di fotoritocco. E, se possibile, sceglile anche con sfondi diversi.
Non puoi usare foto di bambini o di nudo, foto dell’intero corpo dove il viso si vede poco o, al contrario, zoom troppo ravvicinati. Bandite anche le foto di gruppo, in bianco e nero o di bassa qualità, fotografie duplicate e selfie in cui hai troppo trucco.
La Yearbook Challenge è gratis?
Questa è la domanda che continua a circolare in rete in questi giorni. Ebbene, no. L’app dell’AI Yearbook Challenge non è gratis. Una volta che avrai scelto e caricato le tue foto, dovrai procedere al pagamento. Potrai scegliere tra due opzioni, quella Standard che ti permette di avere 60 immagini in 24 ore al prezzo di 6,99 Euro (che al momento in cui sto scrivendo l’articolo è scontato a 3,99 Euro), oppure quella Express per avere le foto pronte in 2 ore. Per quest’opzione, il costo standard è di 9,99 Euro ed al momento è scontato a 6,99 Euro. Per completezza, va detto che al momento in cui ho iniziato a curiosare nell’app l’opzione Standard non era acquistabile.
La questione privacy
Sì, tocca di nuovo toccare questo punto, come tutte le volte in cui parliamo di dati e fotografie. La “rivelazione” era già stata fatta tempo fa quando a spopolare era FaceApp, ma il concetto è sempre quello: quando carichi delle tue fotografie su un’applicazione o su un sito web, di fatto stai cedendo la tua immagine ad altri, che la useranno e, in alcuni casi, la conserveranno. Va detto che Epik dichiara che le foto che carichi per partecipare all’AI Yearbook Challenge vengono cancellate dai server dell’azienda subito dopo la creazione dell’immagini. Però, come sempre, meglio fare attenzione e domandarsi se è il caso di farlo.
L’AI Yearbook Challenge e l’effetto nostalgia
Ultimamente sono diversi i settori in cui si denota una certa voglia di tornare indietro negli anni. Il vintage è sempre più in voga e l’AI Yearbook Challenge va proprio in questa direzione. In fondo, quando da ragazzini guardavamo la TV, tutti noi abbiamo sognato di essere uno di quei personaggi americani con i libri tra le braccia che camminavano lungo i corridoi di scuola per andare ai loro armadietti, trovare i loro compagni di corso e tessere migliaia di storie. L’app Yearbook Challenge non può così tanto, ma sicuramente permette di scherzarci un po’ su.