Che a Milano siano nascoste tante perle non è una novità. Ma la perla di cui ti voglio parlare oggi colpisce per la capacità di farti sentire veramente a casa senza dover scadere nell’arredamento da trattoria o nel servizio approssimativo. Da Broadwine a Milano in Via Eustachi potrai veramente rilassarti dopo una lunga giornata di lavoro e lasciarti viziare dai ragazzi della sala che si prenderanno cura di te in ogni istante con grande simpatia e professionalità tra la buona cucina dello chef Mauro Molon e le tante proposte di vino e miscelazione.
Il palco di Broadwine
Ho trovato molto interessante ed innovativo il concept a livello di design di questo locale meneghino. Infatti, strizza l’occhio alla vecchia Milano da bere e agli interni cittadini degli anni 60’, 70’ e 80’ con marmo lucido, boiserie pregiate e geometrie degli intrecci di paglia di Vienna e legni curvati. Ma la vera novità risiede nella scelta da parte dello studio di interior designer “Brandless Studio” di eliminare il classico bancone, tipico dei bar-lounge bar e locali, posizionando al suo posto un suggestivo tavolo monolitico. Ricorda un po’ la filosofia dei locali di New York e Broadway dove ci s’incontra a fine giornata per fare due chiacchiere con un bicchiere in mano in un’atmosfera calda e rilassata. Da Broadwine questo tavolo si chiama “Il Palco” ispirato alla centralità dell’albero della vita che diventa così uno spazio di design.
La filosofia del locale
Così come il design si presenta particolare, ugualmente anche la filosofia che sottende lo sviluppo di Broadwine ha un suo perché ben chiaro, definito ma tutt’altro che scontato. Perché comunque non è un ristorante, ma è di più di una “vineria”. Puoi venire a bere, certo, ma puoi anche cenare in uno spirito un po’ alternativo, ma molto raffinato. L’idea è di partire dai piatti della tradizione, rivisitandoli in chiave moderna con il giusto mix di tecnica ed eleganza. Un esempio su tutti? Le “polpette della nonna”. Il tutto accedendo alla wine list di Broadwine, super variegata con etichetta dall’Italia e dal mondo. Non temere: se non sai cosa scegliere, i ragazzi della sala sapranno darti degli ottimi consigli, partendo in primis dai tuoi gusti e trovando l’abbinamento perfetto con i piatti scelti.
La cucina di Broadwine
Durante la mia visita, ho avuto il piacere di iniziare con un aperitivo sicuramente particolare. Infatti, ho bevuto uno spritz a base di Select accompagnato da krapfen salati, cotti al forno con salsa tonnata e prezzemolo disidratati. Sicuramente una scelta curiosa, ma che ho appezzato molto. Per poi passare ad una Tartare di Fassona, salsa bbq al peperone con olive taggiasche e a quello che per me è stato il piatto preferito di tutta la serata: bao con cavolo cappuccio cotto in salsa giapponese, sovracoscia di pollo e cipolla croccante. La giusta contaminazione di esotico che ha completato una cena davvero interessante. Siamo poi passati a dei tagliolini freschi con ragù di agnello e granella di pistacchio, seguiti dalle famose polpette della nonna di cui sopra. Infine, per dessert, ganache al cioccolato fondente e passion fruit, tortino burro e mandorle con sfoglia croccante e spruzzata di Talisker, e crema cotta al malto d’orzo, crumble di cioccolato, polvere di liquirizia e more selvatiche.
Un locale versatile
Insomma, dovresti ormai aver capito che Broadwine si distingue nel panorama milanese per la sua versatilità. Infatti, puoi venire per un aperitivo, scegliendo tra la ricca selezione di vini al calice (e in bottiglia) a rotazione da una regione d’Italia e una dal mondo più un vino outsider in modo da poter avere un’offerta sempre varia e divertente. Non manca una piccola ma selezionata Cocktail List di twist on classics con attinenza al mondo vino oltre ad alcuni classici come lo Spritz Veneziano e il classico Gin Tonic classico che saranno sempre disponibili. E, come ti ho spiegato parlandoti della mia esperienza, l’aperitivo da Broadwine include finger food e una proposta culinaria di qualità.
Ma puoi venire anche per cena, grazie al menu essenziale e genuino dello chef. Piatti autentici e di gusto, dai sapori un po’ dimenticati. Il Menu di Broadwine propone 10 portate (realizzabili anche in ½ porzione) + 2 special stagionali che cambiano con frequenza in base alla stagionalità degli ingredienti. Alla proposta classica, si affianca un Menu Degustazione creato dallo chef, un percorso alla scoperta di sapori genuini. Un dettaglio interessante: su prenotazione entro 24 ore qui puoi anche mangiare Bourguignonne, Chinoise e Plateaux di Crudi.
E infine, perché non scegliere Broadwine per un dopo cena per rilassarsi con un cocktail classico o un calice di vino da sorseggiare con una bella musica di sottofondo. Tra l’altro, ti segnalo che la playlist è realizzata da Tailormusic.it (Luxury Music Experience).
Il microcosmo Broadwine a Milano
Possiamo definire queto locale un microcosmo di stile e di semplicità in una Milano frenetica, come sempre. Anzi, forse di più. Lo chef Molon parla della sua cucina così “La mia cucina è amore, emozione e ricerca di ricordi felici” e saranno proprio ricordi felici quelli che potrai costruire a Broadwine grazie all’atmosfera rilassata e raffinata, curata ma mai ostentata, ricercata ma con un piede ben saldo nelle radici del nostro Bel Paese.