Ricordiamo tutti la stupenda Vivian, all’anagrafe Julia Roberts, nel meraviglioso abito marrone a pois assistere affascinata ad una partita di polo a cui era stata portata da Edward (Richard Gere). Così come la bellissima scena in cui partecipa con il resto del pubblico a risistemare le zolle sollevate dai cavalli durante la competizione. Ecco, puoi rivivere tutto questo in questi giorni al Mimosa Polo Club di Pogliano Milanese dove si sta volgendo la “El Porteño Golden Cup”, giunta alla sua terza edizione. Sei squadre, 24 cavalieri di 5 diverse nazioni e ben 144 destrieri sono i protagonisti di questo torneo di polo, una disciplina sportiva dalla grande tradizione e dall’inimitabile fascino. Cinque giorni di sport, spettacolo, adrenalina, eventi collaterali e divertimento sia per i protagonisti sia per il pubblico che può assistere gratuitamente alle partite. Domani a mezzogiorno la finalissima che decreterà i vincitori 2024.
Le origini del Polo
Forse non sai che si usa far risalire la nascita del gioco del Polo a due millenni fa nelle grandi pianure della Mesopotamia. Lì, infatti, vide la luce l’antesignano del Polo che poi si sviluppò in Mongolia e in Cina prima di essere introdotto in India. Il dominio britannico del sub continente indiano fece sì che il Polo arrivasse in Europa e da lì, nel 1879, approdò, sempre per mano degli inglesi, in Argentina. Qui, grazie alla tradizionale attenzione per il cavallo e al rapporto con questo meraviglioso animale, sono cresciuti il mito del Polo, la bravura dei giocatori argentini – che in poco tempo diventerano i migliori del mondo – e la qualità dei cavalli autoctoni. Infatti, la loro stazza e caratteristiche li rendevano perfetti per diventare i veri protagonisti di questa disciplina. Il Polo ha fatto parte del programma dei Giochi Olimpici dal 1900 al 1936 durante i quali la medaglia d’oro è sempre stata ad appannaggio della nazionale britannica. Ma il dominio fu spezzato proprio dagli argentini nel 1924 e nel 1936.
Quali sono le regole del Polo?
Ti spiego meglio come funziona la disciplina del Polo, in modo da poterti godere ancora di più “El Porteño Golden Cup 2024”. Le squadre in gioco sono due, ognuna formata da quattro cavalieri o amazzoni, che impugnando stecche di legno di bambù a forma di T (si chiamano Mallet), galoppano velocissimi sui loro destrieri per contendersi il possesso di una palla di legno del diametro di 11.5 cm per mandarla fra i due pali che segnano la porta avversaria. Ogni partita si divide in quattro tempi che vengono chiamati chukka, della durata di sette minuti. Al termine di ogni tempo, i cavalli vengono sostituiti, in modo che non si stanchino troppo e per preservarne l’incolumità.
Molto interessante che nel gioco del Polo vige la regola dell’handicap, esattamente come nel golf. Questo fa in modo che professionisti e dilettanti possono giocare insieme. Ogni giocatore possiede un handicap, da -2 a 10. La somma degli handicap dei quattro giocatori determina quello complessivo del team che viene compensato, se necessario, con vantaggi acquisiti, in termini di punti, a favore della squadra con handicap inferiore.
Sono due le regole principali per garantire cavalli e giocatori che devi tenere a mente. La prima è che vige il divieto di incrociare la linea immaginaria tracciata dalla palla, la seconda è la precedenza di cui gode il cavaliere che per primo gioca su questa linea. È possibile agganciare la stecca dell’avversario con la propria per impedirne il tiro ed è permesso appoggiarsi con il proprio cavallo a quello dell’avversario per costringerlo a cambiare direzione.
El Porteño Golden Cup 2024
Iniziamo subito col dire un aspetto molto importante: l’ingresso al torneo di Polo presso il Mimosa Polo Club (Via Arluno 66, a Pogliano Milanese) è gratuito. Le squadre in gara sono: El Porteño, El Rosario by Porsche Retail Italia, Mimosa Polo Club by Exotime, La Fija by Hendrick’s, Villa a Sesta by World Of Flavours e Maistà by Fernet Branca. Ventiquattro i giocatori presenti, fra i quali tre amazzoni, alcuni di fama internazionale come Joaquin Martin, Federico Tevez, i fratelli Francisco ed Edoardo Menendez e Segundo Contesse. Da giovedì a sabato le formazioni si sono affrontate con la formula del girone all’italiana – con una partita alla mattina (ore 10) e due pomeridiane (dalle 16) – per determinare il ranking di accesso alle gare finali di domenica 2 giugno che si svolgeranno con il seguente programma:
- Ore 10 Finale 5°/6° posto
- Ore 11 Finale 3°/4° posto
- Ore 12 Finale 1°/2° posto
Al termine delle gare di oggi sabato 1 giugno, per gli ospiti, cena tipica argentina con choripan y birra. Mentre domani, domenica 2 giugno dopo la premiazione l’evento si chiuderà con la consueta “La Mesa Infinita”, un pranzo di gala per gli invitati in stile El Porteño, allestita su una tavolata lunga 200 metri. A disposizione del pubblico alla Mimosa Polo Club un Children Park, una zona Hospitality con food and beverage della tradizione argentina e per i più piccoli la possibilità di cavalcare mini-pony e poter celebrare il proprio “battesimo della sella”.
La raccolta fondi a favore del Centro di Riabilitazione Equestre dell’Ospedale Niguarda di Milano
“La El Porteño Golden Cup 2024 – commenta Sebastian Bernardez, giocatore e organizzatore dell’evento – cresce in numero di squadre, giocatori, cavalli e, ci auguriamo crescerà anche per il pubblico che vorrà essere presente. Il Polo è una disciplina affascinante, che vogliamo promuovere e rendere accessibile agli appassionati e a chi, per la prima volta, intende conoscere questo sport così caro al mio Paese, l’Argentina, e alla nostra cultura. In questa edizione, per affermare in maniera ancora più forte il legame con il cavallo, elemento centrale del gioco, abbiamo voluto dedicare una raccolta fondi a favore dell’Associazione “Amici del Centro Vittorio di Capua, OdV” che supporta il Centro di Riabilitazione Equestre dell’Ospedale Niguarda di Milano che mi auguro possa avere un grande successo per poter sostenere il lavoro dell’équipe medico-riabilitativa e dei tanti volontari che, grazie e con i cavalli, operano per rendere migliore la vita dei loro pazienti”.