Si chiama Minazuki, ma spesso viene anche soprannominato “Il mese dell’acqua”. Sto parlando del mese di giugno in Giappone che è caratterizzato da piogge più frequenti rispetto agli altri mesi. Attenzione, non significa che piove sempre, ma è comunque bene che tu sia preparato in caso di precipitazioni improvvise o tassi di umidità maggiori. Se ti stai chiedendo cosa fare in Giappone a giugno, non temere non sarà di certo la pioggia a fermarti. In questo articolo ti svelo cinque attività che puoi fare in ogni caso, anche sotto l’ombrello.
Visitare la regione di Hokkaido
Situata nella parte settentrionale del Giappone, la regione di Hokkaido non è soggetta alla stagione delle piogge, il che la rende la meta ideale per un viaggio nei primi mesi estivi. Se ti stai cheidendo cosa fare in Giappone, sappi che qui trovi tre dei sei parchi nazionali dell’isola. Il Parco Nazionale di Shiretoko, per esempio, fa parte del Patrimonio UNESCO ed è famoso per ospitare una fauna selvatica unica: orsi bruni, aquile di mare, foche maculate e, con un po’ di fortuna, anche orche e capodogli. Non puoi assolutamente perdere anche una visita al Parco Nazionale di Akan-Mashu, che vanta meravigliosi laghi calderici come il cristallino Lago Mashu e il suggestivo Lago Akan, noto per le sfere di alga verde chiamate marimo.
Tra le cose da fare in Giappone a giugno trova posto sicuramente l’esperienza unica che sa regalare la visita ai campi di lavanda a Furano, che in estate si trasformano in distese viola profumate, offrendo uno spettacolo visivo e olfattivo indimenticabile. Questa combinazione di bellezze naturali e attrazioni culturali rende Hokkaido una meta imperdibile se vuoi visitare il Giappone in un contesto sereno e pittoresco, lontano dal caos delle grandi città e dalle piogge estive che caratterizzano altre regioni del paese.
Cosa fare in Giappone a giugno – Prendere il té tra le vie della capitale
La tradizione del tè in Giappone, anche conosciuta come Via del Tè, è un’arte raffinata che risale a secoli fa, e racchiude in sé il concetto dell’omotenashi, ovvero il prendersi cura degli ospiti incondizionatamente. Essa non riguarda solo la preparazione e il consumo di questa bevanda, ma anche la creazione di un’esperienza meditativa e coinvolgente. Una delle attività perfette da svolgere in una giornata di pioggia è proprio la degustazione del tè e del caffé in locali moderni che fondono tradizione e innovazione. Uno di questi è Fujie Sabo nel cuore di Tokyo, che serve tè esclusivi curati con attenzione dai più abili maestri, accompagnati dai dolci tipici giapponesi, permettendo agli ospiti di immergersi in un viaggio che coinvolge tutti e cinque i sensi.
Sempre nella capitale, Sakurai Japanese Tea Experience propone diverse opzioni di degustazione, tra cui quella chiamata Chasyu: 18 diversi tipi di tè preparati con metodi diversi, ciascuno dei quali infuso con un liquore abbinato. Ben 700 lastre di bronzo riciclate, adornate con geometrie a pentagono ricoprono la suggestiva facciata del nuovo caffè Wakuni Shoten, nel quartiere Higashi-Murayama, a ovest di Tokyo. Questa struttura è molto più che un semplice locale: è una vera celebrazione della comunità, della sostenibilità e dello spirito duraturo dell’artigianato giapponese dove rifugiarsi per gustare dell’ottimo caffè.
Ammirare la fioritura delle ortensie nei dintorni di Tokyo
L’inizio dell’estate coincide anche con il periodo della fioritura delle ortensie, note come ajisai, che si mostrano in tutto il loro splendore dipingendo di toni vivaci i giardini dei templi. Ad esempio, il Tempio di Hasedera a Kanagawa (a circa un’ora di macchina da Tokyo) ospita oltre 2.500 ortensie di quaranta varietà differenti, che puoi ammirare lungo il sentiero sito nella parte ovest del parco. Sempre nei pressi di Tokyo, la Hattori Hydrangea House a Chiba accoglie una collezione di oltre 10.000 ortensie e vende frutta di stagione coltivata localmente. Inoltre, nel pieno dell’estate, il Festival del Loto di Joetsu è un evento annuale che si svolge a Niigata, capoluogo della prefettura omonima e risponde alla tua domanda “Cosa fare in Giappone a giugno?”. Durante quest’evento, migliaia di fiori di loto sbocciano nelle acque del lago locale, creando uno scenario suggestivo. Qui puoi fare gite in barca attraverso i campi di fiori di loto, partecipare a cerimonie tradizionali giapponesi e provare la cucina locale.
Cosa fare in Giappone a giugno? Andare a Tokyo tra arte e famiglia
Se ami l’arte e l’intrattenimento, il quartiere di Ginza, nel cuore di Tokyo, ospita il Teatro Kabukiza, un’icona culturale giapponese che incarna l’eleganza e la tradizione dello spettacolo teatrale del paese. Fondato più di un secolo fa, questo tempio dell’arte teatrale propone una varietà di opere, dalle più classiche ai drammi contemporanei, regalando agli spettatori un’esperienza unica nel mondo dell’intrattenimento. Ogni aspetto del teatro, dall’architettura intricata ai costumi e al trucco elaborati, contribuisce a creare un’atmosfera magica che trasporta il pubblico nel mondo del Kabuki, permettendo loro di scoprire questa forma d’arte tradizionale che combina recitazione, danza e musica. Un’altra tappa imperdibile per trascorrere una giornata al riparo dalla pioggia è il Sunshine Aquarium, situato nel quartiere Ikebukuro, una delle principali aree commerciali e di intrattenimento della città di Tokyo. All’interno di questo moderno complesso è possibile ammirare la vita marina e terrestre in ambienti tematici tutti diversi: dalla sezione “Ocean Journey”, dove si trovano squali e meduse, alla “Jungle Journey”, una foresta tropicale popolata da rettili e anfibi, perfetta per le famiglie.
Vivere la tradizione spirituale buddista in uno Shukubo
Se hai di fronte a te una giornata di tempo incerto, ecco l’occasione perfetta per trovare rifugio nella quiete di uno Shukubo, le tradizionali camere dei templi giapponesi, avvolti dal tenue profumo di incenso: un’esperienza avvolgente di immersione nella cultura e nello spirito giapponese. Se vuoi sapere cosa fare in Giappone a giugno, ebbene sappi che per vivere appieno questo Paese non puoi non immergerti anche nella sua spiritualità. Le camere degli shukubo, infatti, sono semplici ed accoglienti, sono pensate per favorire la meditazione e il riposo, e spesso caratterizzate da pareti di legno e futon, materassi imbottiti di cotone leggero. Durante il soggiorno si segue il ritmo dettato dalle pratiche del tempio, osservando i monaci nei loro rituali quotidiani di meditazione e formazione spirituale. Le giornate iniziano presto, con la recitazione dei sutra o la meditazione zen, che offrono momenti di calma e riflessione. Anche i pasti incarnano la spiritualità e l’armonia con la natura: spesso vegani, escludono carne, pesce, latticini e uova. Ogni istante trascorso in uno shukubo invita al rallentamento, alla riconnessione con sé stessi e alla contemplazione della bellezza della semplicità nella vita quotidiana, con la possibilità di partecipare a preghiere mattutine come il gongyo o sessioni di meditazione. Gli Shukubo sono prenotabili online, e tra le varie opzioni disponibili c’è Kakurinbo (prefettura di Yamanashi), Seikokuji (Nara) o Shoureki-ji (Kyoto), tra gli altri.