Arriva l’estate e con essa la voglia di mettersi in bikini. Come fare quindi con i fastidiosi inestetismi della cellulite su glutei e cosce? Si stima che questo problema sia comune a circa l’80-90% delle donne, senza distinzione di età. Per quanto diffusa la cellulite, non esiste motivo per non contrastarla. Dieta, esercizio fisico insieme a trattamenti estetici mirati (come la carbossiterapia) possono essere la risposta più efficace per tornare ad avere una pelle tonica ed elastica in tutto il corpo. Nel corso degli anni poi, il mondo femminile è diventato più consapevole della propria bellezza e unicità e del fatto che prendersi cura di sé non significa necessariamente modificare l’aspetto, ma semplicemente definirlo, ritrovando sicurezza in sé stessi.
Che cos’è la cellulite
La panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS) – questo il nome scientifico della cellulite – è una condizione della pelle caratterizzata da un aspetto irregolare e dovuta a ormoni e struttura anatomica, cui si aggiungono predisposizione genetica, scarsa circolazione, stile di vita sedentario e una dieta non equilibrata. Secondo Sara Di Gregorio, medico estetico di Klinicy – gruppo di cliniche di medicina estetica a Milano – “La causa principale della cellulite è l’alterazione della microcircolazione sanguigna, che porta a un accumulo di liquidi. Questo problema si aggrava quando le cellule adipose aumentano di volume, comprimono i vasi sanguigni e favoriscono ulteriormente la fuoriuscita di liquidi dai capillari. L’assenza di un circolo sanguigno efficiente fa sì che le cellule adipose si organizzino in noduli con ridotto afflusso di sangue, mentre le fibre di collagene diventano rigide, creando le depressioni cutanee tipiche della cellulite“.
Come risolvere il problema di cellulite
Cambiare il tuo stile di vita è il primo passo per trovare una soluzione a questo problema. Si inizia da un’alimentazione sana ed equilibrata, che comprenda la giusta quantità di frutta e verdura, preferibilmente dalle proprietà drenanti e detossinanti come cetrioli, finocchi, sedano, pomodori, asparagi, carciofi, zenzero, da consumare freschi o in estratto. Perfetti anche anguria, mirtilli, ananas e frutti rossi in generale, dalle proprietà antiossidanti. Vietati il sale e l’alcol, che causa la costrizione dei vasi sanguigni peggiorando la situazione della pelle a buccia d’arancia. Si passa poi a una attività sportiva costante, da svolgere almeno due o tre volte alla settimana. Infine si scelgono trattamenti estetici mirati ed efficaci, come la carbossiterapia.
Come funziona la carbossiterapia
La Carbossiterapia consiste, essenzialmente, nella somministrazione per via sottocutanea di anidride carbonica. Il nostro organismo produce ogni giorno circa 450 litri di anidride carbonica, e la espelle attraverso i polmoni: è quindi assolutamente atossica. Non solo, il suo contributo alla medicina è ormai cosa assodata da diversi anni e in numerose pratiche mediche. Essendo una sostanza inerte, l’anidride carbonica medicale, ovvero resa totalmente sterile da imprese specializzate, viene utilizzata durante interventi chirurgici in laparoscopia o in diversi esami diagnostici. Il procedimento del trattamento è estremamente semplice: attraverso un ago molto sottile, a sua volta collegato alla struttura in cui è contenuta l’anidride carbonica, il medico estetico inietta il gas nel tessuto sottocutaneo. Questa tecnica, per nulla dolorosa, permette di ossigenare i tessuti e stimolare il microcircolo attraverso la veicolazione sottocute del gas. Un metodo sperimentato e risolutivo, come spiegano gli esperti di Klinicy: “La carbossiterapia si basa sul principio secondo cui la Co2 sterile iniettata sottopelle provoca una vasodilatazione e un aumento del flusso sanguigno. Così si migliora non solo l’ossigenazione dei tessuti ma anche il metabolismo cellulare. Questo trattamento è utile poi per ridurre i noduli della cellulite fibrosa, quella più diffusa e localizzata su cosce e glutei, migliorando visibilmente l’effetto buccia d’arancia e la ritenzione idrica“.
Tempi e durata della carbossiterapia
Come ogni trattamento, anche la carbossiterapia va utilizzata in maniera differente da individuo a individuo. A seconda dell’inestetismo da trattare e della singola situazione personale, compresa l’elasticità della cute, il medico estetico programma le quantità di gas da somministrare e il tempo in cui esso viene erogato. Anche la durata della seduta varia in base all’imperfezione da correggere, ma in genere si spazia dai 15 ai 30 minuti. Una cura adeguata con carbossiterapia può comprendere un diverso numero di sedute, fino a un massimo di 15 o 20, in genere con un intervallo fra l’una e l’altra di 4-7 giorni.
Carbossiterapia per occhiaie
La carbossiterapia è una soluzione molto efficace anche per contrastare le occhiaie e attenuare questo fastidioso inestetismo. È causato dalla trasparenza della pelle in questa parte del viso, per effetto della quale i capillari venosi risultano estremamente visibili. Lo spessore del derma, in corrispondenza della zona perioculare, è pari a un quinto di quello del resto del corpo. Ecco perché si formano le occhiaie: per porvi rimedio, si infiltra nella pelle una dose specifica di anidride carbonica, con il laser o con iniezione. L’anidride carbonica stimola il rinnovamento della pelle. Grazie ad essa, il derma viene ossigenato in modo più efficace, e al tempo stesso si verifica un miglioramento della circolazione dei vasi sanguigni e una diminuzione del colore scuro sotto agli occhi.
Dal momento che rientra nei trattamenti minimamente invasivi di medicina estetica, dopo la carbossiterapia puoi tranquillamente tornare alle attività di ogni giorno, salvo eventuali prescrizioni specifiche da parte dello specialista. E se noti qualche piccolo livido subito dopo il trattamento, non ti allarmare: può trattarsi di una reazione limitata a un paio di giorni, comunque molto rara.