Viene dal Regno Unito e ha conquistato la giuria dei Sony World Photography Awards con i suoi ritratti in bianco e nero che raccontano l’affiatamento della comunità britannica di Bank Top. In qualità di Photographer of the Year, Craig Easton ha vinto un premio in denaro di 25.000 dollari e un set di attrezzature fotografiche digitali di Sony. La giura dei SWPA ha reso noti, inoltre, i vincitori delle varie categorie e ci sono anche due italiani.
Sony World Photography Awards: vincono i ritratti in b&w
Il progetto Bank Top che Easton ha deciso di sottoporre alla giuria dei Sony World Photography Awards nasce da una collaborazione con lo scrittore e studioso Abdul Aziz Hafiz. Questo lavoro esamina l’errata rappresentazione delle comunità dell’Inghilterra del Nord e, in particolar modo, ha puntato i riflettori (anzi, l’obiettivo) sul quartiere di Bank Top a Blackburn. Il lavoro fotografico di Easton per i Sony World Photography Awards si inserisce nel suo impegno più ampio nella regione, al fianco di Thatcher’s Children. Si tratta di un’indagine sulla povertà radicata in maniera ormai cronica attraverso l’esperienza di tre generazioni della stessa famiglia. Si accompagna, inoltre, a Sixteen, dedicato a sedicenni provenienti da differenti estrazioni sociali e ai loro sogni, alle loro aspirazioni e alle loro paure.
Interessante la genesi di questa serie fotografica. La Blackburn Museum & Art Gallery ha promosso un’iniziativa, Kick Down the Barriers, che voleva rispondere all’immagine di “città a più alto tasso di segregazione della Gran Bretagna” fornita dai media. Il museo ha deciso quindi di invitare artisti e scrittori a rappresentare in maniera solida e autentica le comunità dei vari quartieri, collaborando con i relativi residenti.
Un anno di storie raccontate tramite la fotografia
In vista dei World Photography Awards, Easton e Hafiz hanno lavorato a stretto contatto con gli abitanti. L’intento era di raccontare le storie e le esperienze del posto attraverso una serie di ritratti in bianco e nero accompagnati da didascalie. Dalla loro analisi sono emerse problematiche di privazione sociale, alloggio, disoccupazione, immigrazione e rappresentanza. Non solo, anche le politiche estere sia del passato, sia attuali, hanno mostrato il loro impatto sulla comunità. Il progetto di Easton e Hafiz vuole rispondere con le fotografie alle semplificazioni e alle generalizzazioni. In particolar modo, la serie Bank Top vuole far conoscere ai più il contesto che ha portato alla formazione di queste comunità e comprendere meglio come, ora, riescono a prosperare insieme.
Graig Easton ha dichiarato dopo la premiazione: “Sono fiero che la mia opera sia stata apprezzata dai Sony World Photography Awards. Fotografo per imparare, per provare a capire, per documentare e condividere delle storie. È un privilegio poterlo fare mettendo in discussione percezioni e stereotipi, un tema che ritengo essere particolarmente importante. È fantastico che le storie delle comunità ignorate o rappresentate in maniera distorta dell’Inghilterra settentrionale, dove vivo, possano essere riconosciute e condivise a livello globale. Grazie.“
Sony World Photography Awards: gli italiani
Come avevo anticipato all’inizio di questo articolo, ci sono anche due italiani tra i vincitori di questa famosa kermesse fotografica. Simone Tramonte ha vinto la categoria professionale “Ambiente”, mentre Vito Fusco si è aggiudicato il primo premio nella sezione “Documentarista“. Ma, in realtà, non sono gli unici. Infatti, sono numerosi i nostri connazionali che sono riusciti a salire al secondo gradino del podio di diverse categorie dei Sony World Photography Awards. Andrea Ferro si è distinto nella categoria “Paesaggio”, Luigi Bussolati nella sezione “Fotografia creativa”, mentre Alessandro Pollio in “Natura Morta”. Infine, si è aggiudicato la terza posizione della categoria “Documentaristica” Lorenzo Tugnoli.
La mostra virtuale per vedere le foto vincitrici
Solitamente per le fotografie vincitrice dei Sony World Photography Awards viene allestita una mostra fisica – negli ultimi anni la location era l’elegante Villa Reale di Monza. Quest’anno, per evidenti motivi legati al Covid, la mostra è organizzata ovviamente a livello virtuale. Infine, giunta alla sua 14esima edizione, questa kermesse di fotografia ci lascia anche un documentario che racconta quest’anno particolare: “A Year in Photos from the Sony World Photography Awards 2021”.