Antonello Venditti e Francesco De Gregori, due personalità differenti, ma affini. Due artisti, ognuno con la propria poetica, e due personalità diverse. É emerso chiaramente anche ieri in conferenza stampa durante la quale Venditti si è mostrato più aperto alle domande di noi giornalisti e De Gregori sicuramente più schivo. Ma sono entrambi due miti che hanno scritto la storia della musica italiana. L’inizio della collaborazione tra Venditti & De Gregori risale ad un viaggio in Ungheria quando i due erano poco più che ventenni. In quell’epoca iniziarono a scrivere le prime canzoni insieme, per arrivare al comune esordio discografico con “Theorius Campus” dove Antonello incide “Roma Capoccia”. Arrivò subito un grandissimo successo mentre Francesco esce con “Signora Aquilone”. Un disco che sancì per entrambi l’inizio del proprio percorso artistico. Ora puoi trovarli insieme, protagonisti sullo stesso palco per la prima volta dal vivo con il concerto in programma per il 18 giugno allo Stadio Olimpico di Roma. Seguirà a ruota il tour estivo.
I concerti con un’unica band
Là dove tutto ebbe inizio, nella cantina della loro musica: Roma. Non poteva che iniziare da qui il tour di questo fantastico duo. Ad aprire le danze, il super concerto allo Stadio Olimpico di Roma, una delle location più suggestive d’Italia. Durante lo show, Venditti & De Gregori daranno nuova veste ai loro più grandi successi. La scaletta del concerto è fatta da canzoni che sono entrate nel cuore di tutti noi, nelle nostre storie, facendone da colonna sonora. Ma ho trovato interessante il commento di Antonello che ha dichiarato che le scalette in realtà non sono mai definite a priori. Si sa come inizia il concerto, ma tuttora non sanno come finisce, perché ci si lascia prendere dal divenire. Ad affiancarli sul palco una band d’eccezione composta da musicisti che da anni collaborano con i due artisti. Parliamo, infatti, di Alessandro Canini (batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Biase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo Bianchi (sax), Paolo Giovenchi (chitarre) e Alessandro Valle (pedal steel e mandolino). Le prevendite per il tour Venditti & De Gregori sono aperte da questa mattina ed ecco le date:
- 7 luglio – Ferrara – Piazza Trento Trieste (Summer Festival)
- 10 luglio – Lucca – Piazza Napoleone (Summer Festival)
- 12 luglio – Palmanova (UD) – Piazza Grande (Estate di Stelle)
- 14 luglio – Marostica (VI) – Piazza Castello (Summer Festival)
- 16 luglio – Cattolica – Arena della Regina
- 18 luglio – Treviso – Arena della Marca
- 19 agosto – Fasano (BR) – Piazza Ciaia
- 21 agosto – Lecce – Pala Live (Oversound Festival)
- 23 agosto – Rocella Jonica (RC) – Teatro al Castello (Summer Festival)
- 27 agosto – Taormina (ME) – Teatro Antico
- 28 agosto – Taormina (ME) – Teatro Antico
Venditti & De Gregori: il 45 giri da collezione
Il 4 marzo, invece, partono le vendite su Amazon di un 45 giri che diventerà sicuramente un pezzo interessante per i collezionisti della musica italiana. I due, infatti, hanno unito le loro voci reinterpretando due brani che hanno segnato le loro carriere e la storia della musica italiana: “Generale” e “Ricordati di Me”. Già disponibili sulle piattaforme streaming e in digital download, i due brani saranno contenuti in un esclusivo 45 giri da collezione. Già ora puoi acquistarlo in preorder. Inoltre, da ieri è in rotazione radiofonica “Generale”, brano pubblicato originariamente da Francesco De Gregori nel 1978, mentre “Ricordati di me” apre il disco di Antonello Venditti “In questo mondo di ladri”, uscito 10 anni più tardi.
I commenti dei due artisti sulla collaborazione
Se per anni c’è stato chi parlava di antagonismo tra i due, in realtà hanno voluto specificare che era più una questione legata ai fan. “Se antagonismo c’è stato è stato puramente artistico. Poi c’è stata qualche scintilla ma mai nulla di strutturato. Questa volta ci siamo detti che lo dovevamo fare”, ha raccontato Venditti. I due si sono sempre guardati a distanza, talvolta hanno avuto qualche “scintilla”, ma come due fratelli e ora hanno deciso di concretizzare la cosa. De Gregori ha detto che negli anni gli erano sfuggiti due brani di Venditti, vale a dire “Peppino” e “Unica”, due perle a suo dire. Venditti, invece, non ha voluto rivelare altri brani che intende rivisitare in occasione del tour Venditti & De Gregori.
Ho apprezzato molto la posizione dei due, soprattutto di De Gregori, di non voler cedere a talune dinamiche commerciali legate al mondo della musica. Infatti, alcuni giornalisti hanno chiesto come mai nessun artista ha ancora scritto nulla per la guerra Ucraina – Russia e giustamente De Gregori ha chiesto: “Ma cosa posso fare io in una circostanza del genere?”. E Venditti: “Siamo ben lontani dai tempi di We Are The World” e hanno specificato che le canzoni scritte a tavolino, preparate per forza perché richieste, diventano inevitabilmente “una cag*ta” (cit. De Gregori). Stessa risposta quando è stato chiesto loro se non hanno previsto un inedito per questa collaborazione. “No. Perché, è obbligatorio?” ha chiesto De Gregori. Di nuovo, le canzoni si scrivono quando arrivano, non a comando.
E Venditti ha respinto subito al mittente una domanda in cui si faceva allusione ai “bei vecchi tempi passati” e al progressivo decadimento della musica. “Assolutamente no, non credo che ci sia una musica migliore di un’altra. Semplicemente è diversa dalla nostra, ma tra i nostri «amichetti» ci sono Mahmood e Achille Lauro, perché dovremmo dire che il loro modo di fare musica è peggiore di quello di Venditti & De Gregori?”