Non capita tutti i giorni di visitare una villa Patrimonio dell’Unesco e ancora più di rado di poterci coltivare intorno dei vigneti. Questo è Artimino, tipico borgo toscano nella zona del Chianti Montalbano, area di produzione del Carmignano Docg. Qui troviamo anche Villa La Ferdinanda, antica residenza di caccia medicea, dimora estiva del granduca nel 1596, che domina la vallata e il meraviglioso paesaggio toscano. Artimino ha anche subìto una forte influenza sul fronte della viticoltura già ai tempi di Caterina de’ Medici e ora propone in tutto il mondo i propri vini con un forte carattere. Da segnalare, inoltre, che la Tenuta Artimino è entrata di recente nel gruppo spagnolo di hotellerie The Meliá Collection che l’ha ristrutturata per farla diventare una struttura a 5 stelle.
Il turismo del vino in Toscana unendo charme e tradizione
Lasciarsi cullare dall’atmosfera delle placide colline toscane fa sempre bene al cuore. Un soggiorno nel borgo di Carmignano, lontano dal caos della città o dalle mete turistiche estive, insomma una vacanza in Toscana all’insegna del buon vino è un’ottima idea. Pensa che Villa La Ferdinanda è stata costruita in soli quattro anni ed è stata soprannominata “La Villa dei Cento Camini”. Ti basta dare un’occhiata alla fotografia qui sopra per capire perché. I camini non sono veramente cento, ma sono comunque tantissimi! La tenuta di Artimino fu fortemente voluta da Ferdinando de’ Medici e presenta una struttura massiccia ed imponente, dominata da una doppia scala centrale dalla quale si accede ad una balconata sovrastata da stupendi affreschi originari dell’epoca. Villa La Ferdinanda è ora sede di concerti, matrimoni ed eventi di lusso grazie alla possibilità di sfruttare questi spazi intrisi di storia, tradizione e raffinatezza.
Alla tenuta di Artimino alla scoperta della storia
Curiosando tra le varie sale della tenuta nel Borgo di Artimino, puoi scoprire delle vere e proprie chicche storiche. Tra queste, ad esempio, il primo prototipo di girarrosto di Leonardo. Si tratta di un sofisticato marchingegno che, tramite funi e contrappesi, permetteva di cuocere la carne e si trova in una bellissima cucina rustica di questa tenuta. Puoi anche visitare le antiche cantine con le botti che venivano originariamente utilizzate per la produzione dei vini toscani di Artimino.
La storia di Artimino: dal ciclismo alla produzione di vino
Durante la mia visita al borgo di Artimino ho scoperto una storia che non conoscevo, quella delle origini di questa realtà. Hai mai sentito parlare di Gepin? Era il soprannome di Giuseppe Olmo, ciclista conosciuto per avere segnato il Record dell’Ora. Proveniva da una famiglia semplice ed amava lavorare la terra. Intorno alla fine degli anni Ottanta acquistò la Tenuta di Artimino ed ora la famiglia Olmo è alla terza generazione di conduzione dell’azienda. Ovviamente è in omaggio a Gepin che puoi trovare da Artimino 45.090 Km/h, la magnun che celebra il suo valore sportivo e che ricorda il suo record.
Carmignano, la culla dei vini di Artimino
La Docg del Carmignano, in realtà, è una delle meno conosciute nel macrocosmo dei vini toscani, eppure vanta una tradizione vinicola davvero storica, già in epoca etrusca. Ad Artimino troviamo 80 ettari di territorio coltivati a vite ed il suo terroir è votato al Sangiovese, Merlot e Cabernet. Conosco i vini del borgo di Artimino ormai già da qualche tempo (te ne ho parlato anche nella mia ricetta del tiramisù a base di cantucci vin santo) e ciò che mi convince ogni volta è la loro struttura accompagnata ad una grande eleganza. Un carattere che parla delle origini nobili di questa tenuta e di queste terre. Tra i vini che ho potuto degustare durante questa visita, il Vin Ruspo, il Poggilarca, Ser Biagio e Grumarello che rappresenta il punto più alto della produzione dei vini Artimino grazie al suo affinamento di 30 mesi in legno. Interessante come anche i nomi scelti parlino di storia e di tradizione. Ad esempio, Vin Ruspo sta per “ruspare” che significa rubare. Devi sapere, infatti, nella mezzadria l’ultimo carro della sera che portava l’uva rossa raccolta durante il cammino sgocciolava e perdeva un po’ di mosto. Essendo stato poco a contatto con le bucce, era rosa e quindi i contadini non lo consegnavano e se lo trattenevano. Da lì, il concetto del “vino rubato”. Barco reale di Artimino, invece, prende il nome dal recinto di mattoni che circondava la tenuta dei Medici (743 ettari) per delimitarla e proteggerla dai ladri.
Artimino, tra turismo enogastronomico glam, storia e vini toscani
Non si può dire che il Artimino non sia una location versatile e suggestiva quella del borgo di Carmignano in Toscana. Tra la magnificenza di Villa La Ferdinanda, la storia del territorio e della famiglia Olmo, qui avrai modo di vivere l’essenza rustica di questi luoghi che li rende unici al mondo. E, ovviamente, la tua visita sarà accompagnata da un buon calice di rosso toscano che ti saprà sicuramente conquistare.