Una volta ho sentito una frase che diceva: il fotografo è un pittore che dipinge con la luce. È una frase bellissima, vero? Molto poetica e romantica, quasi d’altri tempi, ma effettivamente è così! Oggi non si dà abbastanza importanza alla luce in fotografia, eppure una volta moltissimi fotografi prima di eseguire un lavoro facevano un sopralluogo per capire com’era la luce, a che ora era meglio scattare e con quali inquadrature. Questo ti fa capire come luce e fotografia vadano a braccetto. In questo articolo approfondiremo i vari tipi di luce, quando e come gestirli in un ritratto, sia per quanto riguarda le luci da studio fotografico, sia sfruttando al meglio l’illuminazione naturale.
Infatti, possiamo dividere la luce in fotografia in due macro categorie: luce naturale e artificiale. A seconda di dove e quando devi scattare un ritratto, dell’attrezzatura di cui disponi e di quale aspetto vuoi ottenere, potrai scegliere se utilizzare la luce naturale, artificiale oppure combinarle insieme. Ma ricorda sempre: in fotografia non ci sono regole, la sperimentazione è la cosa più importante!
Come usare la luce naturale
Iniziamo scoprendo insieme come sfruttare la luce naturale. Che tu sia in un luogo chiuso o all’aperto, sarà fondamentale capire come si comporta la luce in base alla stagione, all’orario e al meteo. Ad esempio: un’ambientazione di ferragosto alle ore 12 è molto diversa dalle 17 in una giornata di novembre. Sia chiaro, non sto dicendo che una sia migliore di un’altra, ma è importante che tu ne sia consapevole prima di affrontare lo shooting.
Esiste una situazione ideale? Secondo me esistono tante situazioni ideali. Mi spiego meglio: una volta ho eseguito un ritratto in spiaggia, era una mattina di fine ottobre e c’era una nebbia che si tagliava col coltello. Una situazione probabilmente non ottimale, alla fine ho capito che era il massimo che potessi avere da una luce naturale. La nebbia, così come le nuvole, creano un enorme softbox naturale attorno al sole, per cui l’effetto in un ritratto fotografico sarà un’illuminazione molto morbida, senza ombre marcate, ideale per ritratti da un aspetto delicato. Un’altra volta ho effettuato un ritratto sempre in spiaggia a fine giugno col sole alto e splendente: in questo caso non potevo ottenere lo stesso risultato, per cui ho voluto sfruttare la durezza delle ombre dure date dal sole, per realizzare dei ritratti con un fortissimo contrasto in bianco e nero.
Questo è un consiglio che voglio darti: se ti trovi a dover o voler realizzare un ritratto fotografico in una situazione simile e non hai a disposizione dei pannelli riflettenti, pensa di realizzare dei ritratti sfruttando il contrasto netto, aumentandolo ulteriormente o in macchina o in post produzione. Il bianco e nero inoltre ti aiuterà ad enfatizzare questo effetto rendendo il tuo ritratto non più “sbagliato” (perché non si dovrebbero fare ritratti con luce forte di mezzogiorno e bla bla bla), bensì un ritratto artistico con forte personalità. Like su Instagram assicurati!
Luce in fotografia: combinare luce naturale e pannelli riflettenti
Se, invece, ti trovi in una condizione come quella descritta poc’anzi e vuoi realizzare un ritratto fotografico con luce morbida sul volto della modella o modello, l’utilizzo di pannelli riflettenti può essere molto utile. Posizionati, infatti, in modo che la luce rimbalzi e illumini il volto del soggetto, funzioneranno come una luce di riempimento, andando a schiarire o a far quasi scomparire le ombre. In alternativa, puoi utilizzare un flash a slitta montato su uno stativo che vada ad illuminare la parte in ombra. Personalmente consiglio meno questa soluzione, perché dovresti lavorare con tempi di scatto molto veloci, proprio perché hai già molta luce, e non tutti i flash supportano l’opzione di sincronizzazione ultra veloce.
Un consiglio per realizzare un ottimo ritratto in esterna con luce morbida è quello di trovare una zona d’ombra come alle spalle di un edificio o sotto a un gazebo o un ombrellone. In questo caso, le ombre non saranno marcate ma al contempo avrai luce a sufficienza per poter gestire al meglio tutti i parametri di scatto, lasciandoti ampio spazio alla creatività. Se non lo conosci ti consiglio di guardare alcuni ritratti che fece Avedon in “The American West”.
Come usare la luce naturale in interni
Se invece ti trovi all’interno e vuoi utilizzare la luce naturale per fare un ritratto, l’elemento chiave è la finestra. Assicurati che entri luce sufficiente ad illuminare bene il soggetto, dopodiché prova le varie angolazioni, puoi posizionare il soggetto davanti, lateralmente o addirittura dietro ottenendo un effetto di controluce come se la finestra fosse una parete retroilluminata. Se hai una tenda ti aiuterà a diffondere meglio la luce e a ottenere ombre più morbide.
Come vedi, la luce in fotografia ti permette di giocare e sperimentare nuove soluzioni fotografiche. Ovviamente in questo caso capirai bene che realizzare un ritratto con luce naturale in inverno è molto più difficile che in estate. La quantità di luce che entrerà dalle finestre deve essere tanta per poter essere sufficiente.
Controllare la luce in fotografia con le luci fotografiche artificiali
Ora veniamo all’utilizzo della luce artificiale in fotografia, una soluzione sicuramente preferita per ritratti in interni, sia da studio, sia ambientati. Esistono molte luci fotografiche, dai flash (da studio o a slitta) alle luci continue (fluorescenti o a led). Non mi voglio soffermare su tutte le tipologie di luci, però sappi che esistono anche tantissimi diffusori per ammorbidire le ombre prodotte: i softbox, i beauty dish, gli ombrelli, ecc ecc.
La luce artificiale in fotografia consente un utilizzo più mirato e programmato della luce. Per iniziare, ti consiglio un kit di luce continua (sicuramente più facile da gestire rispetto ai flash). Si tratta di semplici lampade da studio fotografico, spesso vendute in kit con stativi e soft box che consentono di effettuare molti ritratti in interni. Non sono molto potenti, ma abbinati all’utilizzo di un obiettivo luminoso, possono dare soddisfazione.
Successivamente un flash a slitta non può mancare. A differenza delle luci continue, è più potente, più mirato e consente una varietà di schemi luce e possibilità creative vastissimi. Il flash da solo servirà a poco, dovrai dotarti di uno stativo e di un trigger. Il trigger è un elemento fondamentale per comandare il flash off camera. Inoltre, ti serviranno dei diffusori per ammorbidire la luce. I più comuni ed economici sono gli ombrelli, ma posso assicurarti che con un octabox otterrai già dei risultati professionali. I flash da studio sono molto più potenti, ma per iniziare a fotografare e per ricreare uno studio fotografico a casa, i flash da slitta sono assolutamente sufficienti.
Luci per fotografia: octabox e diffusore
Per la maggior parte di ritratti che faccio utilizzo un solo flash a slitta montato su uno stativo con un octabox. Questa soluzione permette di diffondere la luce in modo preciso sulla modella o modello. A seconda del soggetto e del risultato che voglio ottenere, muovo la fonte luminosa ruotandola attorno al volto della persona ritratta. Tuttavia, la maggior parte delle volte mi piace che la luce sia quasi frontale e lievemente dall’alto verso il basso. Se, invece, voglio ottenere un effetto drammatico, la luce sarà quasi laterale al soggetto che avrà una metà del voto ben illuminata e un’altra metà quasi totalmente in ombra.
Ricordati che più la luce è vicina al soggetto, più le ombre sono morbide, più è lontana più sono dure. Anche la superficie del diffusore incide sulla morbidezza delle ombre. Con un softbox da 120 cm otterrai ombre decisamente più morbide rispetto a uno di 60 cm. Quindi ricapitolando: se vuoi ottenere delle ombre morbide dovrai avere un soft box di grandi dimensioni vicino al soggetto, se invece vorrai ombre più decise avrai un diffusore di superficie più piccolo e più lontano dal soggetto.
Luce e fotografia: l’unica regola è sperimentare!
Come abbiamo visto prima, sfruttare al meglio la luce in fotografia e combinare luce naturale e artificiale, è una buona soluzione. Puoi scegliere questa strada sia per quanto riguarda ritratti ambientati che in studio. Ricorda, però di fare attenzione alla temperatura colore delle varie fonti luminose. Io ho cominciato scattando ritratti con luce naturale per poi passare all’utilizzo di luce artificiale che mi consente di effettuare i ritratti che voglio, quando voglio e dove voglio. Lo confesso: preferisco questa soluzione per la libertà che offre. Però conosco moltissimi fotografi che, al contrario, amano eseguire i loro servizi fotografici con luce naturale.Prova, sperimenta e sbaglia! Solo così potrai arrivare a conoscere la luce, come preferisci utilizzarla e quando preferire la luce naturale da quella artificiale.