Che l’estate sia tutt’altro che finita lo confermano anche le temperature torride di questi giorni. Ma il calendario è implacabile e gli eventi autunnali iniziano a bussare alle porte e, tra questi, ci sono anche le Wine Dinners di Villa d’Este, il celebre hotel 5 stelle a Cernobbio sulle sponde del Lago di Como. Anche quest’anno, come già fatto nel 2022, l’Hotel resterà aperto fino all’Epifania grazie ad un progetto di destagionalizzazione che permette di valorizzare la location ed il territorio tutto l’anno con appuntamenti ed iniziative esclusivi che siano di grande attrazione per i clienti italiani, anche locali, e internazionali. In ambito enogastronomico, ottobre, novembre e dicembre vedranno in calendario le Wine Dinners, esperienze d’eccellenza e appuntamenti imperdibili, dove icone della produzione vitivinicola incontreranno la raffinatezza dell’alta cucina. Una selezione di grandi bottiglie e vecchie annate, studiata dal Wine Manager Alex Bartoli, sarà valorizzata ed esaltata dalle creazioni culinarie del Group Executive Chef Michele Zambanini, che propone una cucina ricercata e raffinata. Dagli champagne Jacques Selosse, Dom Pérignon e Krug, ai rinomati vini piemontesi Gaja, alle migliori etichette di Sassicaia, fino al gotha del vino mondiale Domaine de la Romanée-Conti, saranno in abbinamento a menù costruiti ad hoc dallo Chef, un omaggio alla grande cucina italiana. Armonia ed eccellenza il fil rouge che lega questi eventi, a partire dall’unicità del contesto di Villa d’Este e del Lago di Como.
11 ottobre a Villa d’Este con Selosse
Anselme Selosse è considerato il punto di riferimento per la viticoltura contemporanea nella regione francese dello Champagne, ad Avize. È il portavoce di una nuova interpretazione unica e naturale delle bollicine più famose al mondo. Il menu e l’abbinamento coi vini sarà il seguente:
- Initial s.a.
- Capasanta, cavolfiore, nocciola e grue di cacao
- Substance s.a.
- Tortello di burrata, cima di rapa e calamaretto spillo
- Côte Faron s.a.
- Rombo, foie gras e sedano rapa
- Exquise s.a.
- Sfera cremosa alla mandorla con cuore di datteri e caviale di ribes rosso
24 ottobre – Cena con Dom Perignon
Dom Pierre Pérignon, monaco benedettino, sviluppò nel 1668 tecniche rivoluzionarie per la viticoltura e la vinificazione sulla base di regole precise. La sua visione ha rivoluzionato il processo di trasformazione del mosto in vino, strutturando gli standard per la produzione degli champagne ancora oggi in uso. Questo sarà il Menù e l’abbinamento vini di questa serata a Villa d’Este:
- Vintage 2013
- Scampi, ricci di mare, pastinaca
- Vintage 2012
- Tagliolino al limone, carpaccio di Glacier 51 e caviale Osietra
- Vintage 2010
- Branzino d’amo, porcini e cicoria
- Vintage 2009
- Lingotto al caramello con ganache alla mela verde e spuma alla cannella
14 novembre – Cena a Villa d’Este con Gaja
La cantina Gaja, situata nel centro storico di Barbaresco, comune nella provincia di Cuneo, è una delle preferite di tutti gli appassionati di vino. Per decenni ha rappresentato il meglio della produzione vitivinicola, non solo per i vini piemontesi ma anche per tutti quelli “Made in Italy”. La cena prevede:
- Barbaresco 1996
- Tartare di fassona, puntarelle e robiola di Roccaverano
- Barbaresco 1982
- Risotto al tartufo d’Alba
- Barbaresco 1978
- Filetto di vitello sanato, radicchio, zucca e nocciola Gentile
- Barbaresco 1964
- Agnolotti ripieni di essenza di nebbiolo con salsa al cioccolato bianco e liquirizia
Il 22 novembre con gli champagne Krug
Sempre riconoscibile. Questo Champagne si distingue per la qualità assoluta e il carattere ben definito. La tradizionale e accurata maturazione in grandi botti di rovere e il contatto prolungato con i lieviti conferiscono al Krug uno stile unico e inconfondibile. Per la serata del 22 novembre a Villa d’Este lo chef ed il wine manager propongono:
- Grande Cuvée 171ème Édition
- Ricciola scottata, puntarelle e caco vaniglia
- Grande Cuvée 170ème Édition
- Tortelli di uova di quaglia, tartufo bianco e spinacino
- Grande Cuvée 169ème Édition
- Piccione, foie gras, verza e castagne
- Grande Cuvée 168ème Édition Magnum
- Mousse al passion fruit, aspic di caffè e cioccolato, polvere di grue di cacao
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6 dicembre – Sassicaia
L’annata 1968 vide il debutto del Sassicaia, un vino coraggioso che, all’epoca, si differenziò dalle classiche procedure di produzione. Il vino prende il nome dal terreno roccioso toscano da cui proviene e, per sua natura, è destinato ad andare lontano. Questo il menu previsto e gli abbinamenti:
- Sassicaia 2003
- Baccalà, polenta e tartufo nero
- Sassicaia 2002
- Raviolo di cavolo nero, triglia alla livornese
- Sassicaia 2000
- Maialino nero laccato al miele, anice stellato, vinaigrette alle pere e indivia
- Sassicaia 1996
- Sigaro al cioccolato con ganache Nyangbo e terra affumicata
Il 18 dicembre le Wine Dinners di Villa d’Este chiudono con Romanée-Conti
Questa serie di eventi enogastronomici chiude a ridosso di Natale con il vino che rappresenta il meglio della produzione dalla Borgogna. Tutto ebbe inizio nel 1451 in Borgogna, quando i monaci del convento di S. Vivant decisero di affidare alla famiglia Croonembourg un piccolo vigneto. Nel corso dei secoli diverse proprietà si susseguirono alla guida della cantina. Dal 2008, solo metodi biodinamici sono utilizzati per produrre questo vino straordinario. Per la serata di chiusura delle Wine Dinners a Villa d’Este sono stati selezionati questi vini:
- La Tâche 2015, 2017, 2018
- Romanée-Saint-Vivant 2015, 2017, 2018
- Grands-Échézeaux 2015, 2017, 2018
- Montrachet 2015
E questo sarà il menu:
- Aragosta, animella, limone, capperi e cavolfiore alla brace
- Tuorlo in olio cottura, soffice di patate e tartufo d’Alba
- Plin di bue di Carrù, zucca e tartufo nero pregiato
- Tajarin al tartufo d’Alba
- Quaglia farcita, foie gras e porcini
- Ghiacciato ai fichi con streusel di nocciola, crema allo zabaione e nuvola di moscato d’Asti
Considerato il numero limitato di etichette disponibili, se vuoi partecipare ad una di queste serate di Villa d’Este a Cernobbio, sappi che è richiesta la prenotazione.