Rêver, sognare. Possiamo dire che questo è la filosofia che sottende gli champagne St. Barth, con il sogno di un’isola dei Caraibi con una natura incontaminata e spiagge bianche bagnate da acque cristalline. Si tratta, in realtà, di una contaminazione – una contaminazione buona, s’intende – perché gli Champagne St. Barth sono prodotti totalmente in Francia, a Monthelon per la precisione.
L’Isola di St. Barth
Partiamo, dunque, dalle origini. Forse non sai che l’Isola di St. Barth si trova nelle Antille, non lontano da St. Martin, e fa parte della regione ultraperiferica dell’Unione Europea in quanto Collettiva d’Oltremare della Repubblica Francese (avevamo già parlato dei “Caraibi in Europa” in questo articolo). Fu scoperta da Cristoforo Colombo che le diede questo nome come omaggio al fratello Bartolomeo (il nome originale è Saint-Barthélemy). Ora è una meta di lusso, amata dal jet set e da tutti coloro che cercano una vacanza in un posto meraviglioso, in una perla un po’ nascosta nell’oceano. Quindi quale cornice migliore per un’altra perla francese come lo Champagne?
Lo Champagne St. Barth Rêver Ouanalao Tradition
Personalmente, ho avuto modo di degustare quest’etichetta della Maison St. Barth. Una delle caratteristiche di questi champagne è che sono prodotti interamente con uve autoctone e, nello specifico, lo Champagne St. Barth Ouanalao Tradition è composto da vitigni 50% Meunier, 30% Chardonnay e 20% Pinots Noir. Le uve vengono raccolte rigorosamente a mano e poi lavorato secondo la migliore tradizione champenoise. Alla vista mi hanno concquistata i riflessi dorati nel calice che fanno sognare il sole dei Caraibi, così come il perlage fine e delicato, ma persistente. Uno champagne di questo calibro non poteva che rivelare un importante carattere, elegante e strutturato con sentori di frutta estiva che poi lascia spazio a note più dolci. Proprio per questo, personalmente, lo consiglio sia in abbinamento a un piatto di crudi, come un carpaccio di ricciola (perfetto in questo periodo) o con della piccola pasticceria a fine pasto.
Le altre etichette St. Barth
Come ben si confà ad un prodotto di lusso o extralusso, la produzione è limitata. Così è per gli Champagne St. Barth, con una quantità di bottiglie prodotte annualmente decisamente limitata. Nella gamma troviamo, oltre al Tradition di cui già ti ho parlato, anche il Blanc de Blacs, ideale per gli aperitivi, il Rosé anch’esso ideale per dei pre-cena o come accompagnamento a un plateau di formaggi e, infine, il Réserve, il più maturo di tutti, come ovviamente il nome lascia intendere. Strutturato ed equilibrato, è ideale per delle occasioni speciali, ma anche per accompagnare un intero pasto.
Con Champagne St. Barth a bordo di Air France
Poichè parliamo di lusso, parliamo anche di viaggi in business class. Devi sapere, infatti, che la Maison ha stipulato un accordo con Air France per il quale, acquistando 288 bottiglie di Champagne St. Barth hai diritto a due biglietti in business class verso una qualsiasi destinazione servita da Air France – KLM. Mentre con 588 bottiglie hai diritto a due biglietti in Première con Air France. Per portare l’esperienza di lusso dello champagne ancora più in alto.
Una degustazione privata vicino al Lago di Como
Ti ho parlato di Francia, dei Caraibi, di voli in business class e forse potresti pensare che gli Champagne St. Barth siano molto lontani da te. In realtà, devi sapere che l’azienda ha base anche in Italia, con una residenza privata vicino al Lago di Como che puoi raggiungere – esclusivamente tramite appuntamento – per una degustazione privata che ti permetterà di conoscere più da vicino le etichette della Maison.
Champagne St. Barth, il lusso esotico à la française
Un’esperienza di classe, raffinata, che evoca luoghi lontani ed esotici, che porta a rêver – a sognare – ad occhi aperti con un calice di Champagne St. Barth tra le mani degustando un’etichetta che rispetta le migliori tradizioni della produzione dello champagne.