Questo è il racconto di un’esperienza di una sera di mezza estate, quando a ridosso della pausa ferragostana ho provato la cucina di Classico Trattoria. In Via Marcona, in una Milano semideserta per le vacanze, il ristorante della famiglia Murray aveva appena dato il benvenuto al nuovo chef Massimiliano Ciocchetti (per tutti, Max). Un agosto, quindi, che parlava già di cambiamenti anche nel menu che, però, non hanno stravolto l’anima del locale. Un perfetto connubio tra cucina e cocktail, puoi andare da Classico Trattoria per pranzo o cena, per un aperitivo o per un drink dopo cena, rilassandoti in un’atmosfera non eccessivamente formale, con arredi in stile art decò e un mood un po’ vintage.
Un excursus tra “milanesità” e nuovi sapori
Proporre cucina contemporanea a Milano significa servire una proposta enogastronomica che porta a tavola i sapori della tradizione meneghina in chiave moderna. Senza, però, appunto perdere di vista le radici del territorio e, soprattutto, esaltando la qualità delle materie prime italiane. Se poi il tutto viene condito da un’atmosfera di fascino che crea un piacevolissimo contrasto tra modernità della proposta culinaria e sapore vintage degli arredi il risultato è assicurato.
Inoltre, il locale dispone anche di un déhors, una sorta di piccolo giardino privato nascosto tra i palazzi di Milano. Utilizzabile anche in inverno grazie alla copertura, rappresenta un’ulteriore alternativa agli ambienti interni con divanetti e carta da parati con trame geometriche.
Classico Trattoria – Il passaggio al nuovo menù
E ora entriamo nel vivo della proposta gastronomica di Classico Trattoria e dello chef Ciocchetti. Il benvenuto della casa ha visto crostini di pane con burro al lampone e alice. Il burro al lampone è stato una sorpresa e devo ammettere che è stata una piacevolissima sorpresa. Una scelta sicuramente contemporanea in linea con la filosofia di Classico Trattoria e che ho apprezzato molto. Abbiamo proseguito, poi, con tartare di ricciola condito col suo brodo e carpaccio di gambero. Ad accompagnare la cena un Bogatto IGT 2019 dalla Toscana, 50% Sangiovese e 50% Merlot.
Abbiamo parlato dell’importanza di mantenere salde le radici con il territorio. Ebbene, cosa c’è di più milanese del risotto? Ovviamente declinato in chiave gourmet e contemporanea. Ecco, quindi, che il primo piatto principale è stato un risotto alla ricciola con gel di prezzemolo, foglie di maggiorana e carpaccio di gambero. Considerata anche la temperatura di agosto, è stata un’ottima scelta per rendere più fresco il risotto. A seguire, paccheri cacio e pepe e polpa di riccio. Cacio e pepe sì, quindi comunque non una tipica scelta milanese, ma Classico Trattoria parla di Made in Italy a 360 gradi.
A chiudere, la vera Milano: costoletta alla milanese con juice di vitello, maionese allo zafferano e patatine chips. Interessante la maionese allo zafferano che ha dato quel tocco in più di sapore e sapidità, rendendola particolare. E, infine, un tiramisù presentato in maniera originale in un bicchiere da cocktail.
Classico Trattoria a Milano, un perfetto mix tra passato e presente
Non è facile bilanciare sapientemente gli ingredienti di una ricetta che prevede: cucina contemporanea, arredi retrò, sapori della tradizione e anche una proposta di drink e mixology. Eppure da Classico Trattoria puoi trovare proprio questo. Un po’ nascosto tra le vie di Milano, ma si tratta di una piacevole sorpresa che sicuramente consiglio.