Sempre più spesso mi sento chiedere da chi guarda i miei scatti online “Ma come fai a sfocare lo sfondo nelle foto?” o “Come riesci a creare quel bell’effetto sfocato che rende le tue foto così magiche?”. Ebbene, ho deciso di pubblicare una piccola guida per spiegare come sfocare lo sfondo delle foto nella migliore maniera possibile. Devi sapere che stiamo parlando del famoso effetto bokeh ed è quello che fa la differenza in ambito fotografico, che distingue una foto scattata da qualcuno che sa fotografare e una fotografia scattata da una persona che si lascia guidare dalla fotocamera sul telefono. Non c’è bisogno di avere grandissime competenze tecniche, ma un po’ di consapevolezza in più sì. Quindi anche se sei un principiante della fotografia, seguendo questi consigli potrai fare bellissime foto con sfondo foscato. Soprattutto, non dovrai più avvalerti di quei programmi o di quelle app per sfocare lo sfondo delle foto e che le rendono irrimediabilmente finte.
Effetto bokeh: cos’è?
Partiamo dal principio, innanzitutto voglio chiarirti cosa s’intende con la parola bokeh prima di entrare nel merito delle tecniche di fotografia per realizzarlo. Innanzitutto, questo termine deriva dal giapponese boke (ボケ) e letteralmente significa, appunto, sfocato. Ma si rifà anche alla foschia e, in certi contesti, anche alla confusione. E se pensi che, in effetti, stiamo parlando di come sfocare lo sfondo delle foto, usare questa definizione è perfetto. Anche in senso metaforico: pensa a quando ti senti un po’ confuso e potresti definire il tuo stato d’animo “non perfettamente a fuoco”. O a quando sei un po’ brillo e la vista si appanna. Ecco, quello è boke o, come è più comunemente conosciuto, bokeh.
Le foto con bokeh sono quelle fotografie in cui un soggetto è perfettamente a fuoco rispetto allo sfondo che, al contrario, risulta sfocato. La tecnica del bokeh si applica moltissimo in fotografia per molteplici ragioni. In primis, devi sapere che è praticamente il mantra della fotografia di ritratto perché permette di concentrare tutta l’attenzione sulla persona protagonista del ritratto. Ma ritrovi lo sfondo sfocato nelle foto anche nelle macro, dove solo un piccolo, a volte piccolissimo, dettaglio è perfettamente a fuoco, mentre il resto della composizione è talmente opaco da non risultare distinguibile. Più in generale, possiamo dire che la tecnica dell’effetto bokeh risiede in uno dei capisaldi della fotografia: convogliare lo sguardo dello spettatore esattamente dove vuoi tu. Prova a pensarci: se in una fotografia tutti gli elementi sono perfettamente a fuoco, il tuo occhio inizierà a vagare per cercare di cogliere tutti gli elementi possibili e dar loro una gerarchia mentale. Se, invece, c’è un solo soggetto (o pochi) a fuoco e tutto il resto sfocato, la tua attenzione si concentrerà in prima battuta proprio lì.
Come sfocare lo sfondo delle foto – L’apertura
E ora iniziamo con qualche consiglio sulla tecnica per realizzare le foto con lo sfondo sfocato. La regola più importante di tutte è l’apertura del diaframma, direttamente collegata con l’ottica (cioè l’obiettivo) montato sulla tua fotocamera. Sì, perché partiamo dal presupposto che se vuoi fare bene l’effetto bokeh sulle fotografie, devi usare una fotocamera. Per quanto gli smartphone di nuova generazione abbiano fatto enormi passi in avanti in questo senso, la qualità dell’effetto sfocato non è la stessa. Ma comunque nelle prossime righe ti spiego anche come fare con il telefono. Partiamo però dal miglior risultato possibile, cioè quello che puoi ottenere con una reflex o una mirrorless. Quindi con una macchina con obiettivo intercambiabile. Se il tuo desiderio è quello di scattare con degli effetti di sfocatura sulle foto, allora ti consiglio di scegliere obiettivi molto luminosi. Quali sono? Quelli con un’apertura maggiore e che, quindi, permettono di catturare una maggiore quantità di luce.
L’apertura del diaframma determina, inoltre, la profondità di campo in quanto questi due elementi sono direttamente proporzionali. La regola da imparare è semplice: più basso è il valore dell’apertura, minore sarà la profondità di campo. Cosa s’intende con “profondità di campo”? Quanto in là il tuo occhio può andare e distinguere i soggetti. Quindi va da sé che minore è la profondità di campo, maggiore sarà l’effetto bokeh. In altri termini: più tieni il diaframma aperto, più lo sfondo delle tue foto risulta sfocato. I manuali di fotografia consigliano di stare su valori da f/4 in giù. Francamente io ti consiglio di scendere ancora, se vuoi un effetto sfocato veramente al top. Nello schema qui sopra vedi come valore più basso 1.4, in realtà al giorno d’oggi esistono obiettivi con apertura ancora maggiore. Infatti, nella fotografia che ho inserito poco fa del parapetto al crepuscolo, ho usato un obiettivo f/1.0. Non avevo mai provato un obiettivo con così tanta apertura e me ne sono innamorata! Oltre al fatto che è estremamente luminoso. Quindi, prima risposta alla domanda “come sfumare le foto?”: apri il diaframma il più possibile.
Effetto sfocato nelle foto – La lunghezza focale
C’è un altro aspetto tecnico nella scelta dell’obiettivo strettamente legato all’effetto bokeh in fotografia. Si tratta della lunghezza focale. Obiettivi da 50 mm in su possono garantire una buona sfocatura, mentre obiettivi con focali minori non aiutano molto in questo senso. Il perché è presto detto: più la focale è corta e più ci avviciniamo alla definizione di grandangolo che è l’ottica tipica della foto di paesaggio. In quel genere di scatti non vuoi che ci siano elementi sfocati, in genere si cerca di dare la stessa importanza a tutti i soggetti che la compongono. Infatti, spesso i fotografi di ritratto usano obiettivi da 85mm. La scelta si spiega sia nell’ottimale effetto sfocato, sia perché un’85 mm permette di avvicinarsi un po’ al soggetto del ritratto senza doverlo fare fisicamente e, magari, intimorirlo (durante un photo shooting il protagonista dovrebbe rimanere a suo agio). Ecco, insomma, perché spesso mi sento chiedere come fare un ritratto con sfondo sfocato perché sono due concetti legati a doppio filo.
La spiegazione sopra vale per gli obiettivi con focale fissa, il discorso cambia leggermente per quelli con focale variabile. Personalmente io li uso entrambi perché, per quanto le ottiche variabili spesso non siano molto luminose, è innegabile che in taluni contesti si rivelino utili quando è necessario zoomare o allontanarsi velocemente senza dover cambiare l’obiettivo sul corpo macchina. Tuttavia, devi tener presente che negli obiettivi di questo genere molto spesso anche l’apertura del diaframma va di pari passo con la focale quindi quando zoomi, l’apertura diminuisce. E, per la forza di quanto spiegato nel paragrafo precedente, l’effetto bokeh è meno accentuato (e la foto più scura). Da non dimenticare, però, che si stanno diffondendo sempre più (anche se a un costo maggiore) gli obiettivi con focale variabile ma diaframma fisso, bypassando questo problema.
Come sfocare lo sfondo delle foto – La distanza
L’ultimo consiglio per fare un ottimo effetto bokeh in fotografia non è tanto legato alle caratteristiche tecniche dell’obiettivo, quanto alle condizioni in cui viene scattata la fotografia stessa. Parliamo, infatti, di distanza e mi riferisco a due valori: sia la distanza che intercorre tra il soggetto da fotografare e lo sfondo da rendere opaco, sia la distanza tra soggetto e macchina fotografica. Procediamo con ordine: per sfocare lo sfondo delle foto con effetto bokeh in maniera ottimale, devi sapere che il soggetto deve trovarsi piuttosto distante dallo sfondo. Supponiamo che tu debba fare un ritratto in una location chiusa. Quanto più la persona è vicina alla parete (o al fondale fotografico) che si trova alle sue spalle, minore sarà l’effetto sfocato. Quindi tieni questo aspetto in considerazione quando scegli la location per i tuoi shooting.
L’altra distanza, invece, funziona esattamente al contrario. Tanto più il soggetto è vicino a te, meglio riuscirei a sfocare lo sfondo nella foto. Questo perché quello che vuoi fotografare sarà sempre più vicino al punto di focus, infatti dovrai stare attento a mantenere il fuoco esattamente dove vuoi. Se necessario, fai un passo indietro. Più in generale, ricordati di porre la massima attenzione alla messa a fuoco nelle fotografie in cui applichi la tecnica del bokeh. Infatti, il rischio di sfocare così tanto, soprattutto con l’apertura ampia del diaframma è quello di non mettere a fuoco esattamente dove vuoi tu. Magari stai facendo un ritratto e metti a fuoco solo un occhio della persona, non entrambi. Questo è un rischio tanto più maggiore, quanto più piccolo è il display o mirino che usi per scattare.
Effetto bokeh sullo smartphone: bando alle app per sfocare le foto!
Se non vuoi usare una macchina fotografica per le tue foto e preferisci avvalerti del tuo smartphone, l’importante è che tu tenga in considerazione che il risultato non sarà mai perfetto come su una fotocamera. E non parlo di macchine fotografiche professionali, anche quelle della fascia media o bassa vanno benissimo perché hanno un sistema di ottiche – ovviamente – diverso. Il rischio al quale vai incontro facendo le fotografie con lo sfondo sfocato con lo smartphone è quello che i contorni del soggetto principale non siano molto precisi. Magari vuoi scattare un ritratto ma i capelli della persona vengono un po’ “tagliati” dalla sfocatura. O un orecchio.
Fatta questa doverosa premessa, puoi scegliere tra differenti strade per sfocare lo sfondo nelle foto con lo smartphone. E senza l’ausilio di app per bokeh o di altri software di editing. Anzi, evitali proprio perché rendono la foto ancora più finta ed il risultato veramente amatoriale. Quindi se non hai la possibilità di usare una macchina fotografica, puoi scegliere lo smartphone ma in queste righe ti spiego come sfruttare al meglio la sua dotazione tecnica. Infatti ora i telefoni montano sistemi di fotocamere avanzati che includono più sensori – ecco perché senti parlare di triple o quadruple cam sugli smartphone. Spesso mi sento chiedere come si fa a sfocare una foto con iPhone (o con Android). In realtà ci sono diverse strade possibili. Vediamole insieme.
Ogni sensore ha un compito (e caratteristiche tecniche) che permettono di ottenere diversi risultati: le foto grandangolari, i ritratti, le macro… Per ottenere l’effetto bokeh puoi entrare nel menu dell’applicazione fotocamera e scegliere la modalità Esperto (a volte puoi trovarla come Pro). A quel punto, puoi impostare i valori di apertura, velocità ed ISO proprio come se stessi scattando con una reflex. In alternativa, puoi scegliere alcune modalità semi-assistite. Ogni brand le chiama a modo proprio, ma in linea di massima quella per fare lo sfondo sfocato si chiama “Apertura” o “Ritratto”. Se ti stai chiedendo come mettere l’effetto ritratto, in realtà è semplicissimo. Scorri le varie modalità della fotocamera del tuo smartphone (in genere sono subito sopra il pulsante di scatto), una volta scelta, puoi impostare l’apertura e lo smartphone regolerà gli altri parametri di conseguenza in modo che la foto abbia la corretta esposizione.
Non confondere il bokeh con l’effetto mosso!
Spesso quando do un’occhiata tra le ricerche degli utenti per i ritratti, trovo anche chi chiede come fare l’effetto mosso. Attenzione, bokeh e effetto mosso sono due cose totalmente diverse! Sfocare lo sfondo di una foto semplicemente significa che quella porzione di foto non è a fuoco, ma se una foto è mossa significa che in fase di scatto ci sono stati dei movimenti (più o meno volontari) che ne hanno determinato quest’effetto, ma è tutt’altra cosa.
Come fare lo sfondo sfocato nelle foto: la tecnica del bokeh e consigli
Ricapitoliamo i tanti aspetti di cui ti ho parlato in questo articolo dedicato al tanto amato effetto bokeh. La prima regola aurea per sfocare le fotografie è di impostare la maggiore apertura del diaframma possibile: qualsiasi valore tu voglia da f/4 in giù. Più il valore è basso, più lo sfondo sarà sfocato. Usa lunghezze focali abbastanza elevate: maggiore è il valore, maggiore sarà l’effetto bokeh. Tendenzialmente diciamo da 50mm in su. Questo per quanto riguarda l’obiettivo. Inoltre, tieni il soggetto il più lontano possibile dallo sfondo e il più vicino possibile a te. La combinazione di tutti questi fattori ti permette di scattare quelle fotografie che sembrano “morbide” ed aggraziate (nonché più professionali) grazie allo sfondo sfocato.