Negli ultimi tempi c’è un termine che ha preso piede in materia di gestione della casa e che affonda le sue radici nella psicologia: decluttering. E se ti stai chiedendo cos’è il decluttering, partiamo subito con il significato di declutter che ci dà il Cambridge Dictionary “to remove things you do not need from a place, in order to make it more pleasant and more useful”. In parole povere, il significato di decluttering in italiano è “liberarsi del superfluo”. Fare ordine negli ambienti. Infatti, questa filosofia si applica agli interni di casa, ma anche agli spazi annessi come il garage e ovviamente può essere esteso agli ambienti di lavoro facendo decluttering anche in ufficio. Tipicamente il primo passo è fare decluttering nell’armadio, perché diciamocelo: è lì che accumuliamo la maggior parte delle cianfrasuglie. Quindi rappresenta sicuramente un ottimo test sul campo. E, con buona probabilità, una volta che avrai provato a rivedere i tuoi spazi in quest’ottica farei diventare il decluttering una vera e propria filosofia di vita.
Il significato di decluttering
Si tratta di una corrente di pensiero orientale che ha dato il via all’idea di liberarsi da tutto ciò che non serve veramente e che abbiamo accumulato nel tempo per vivere meglio. In che modo? Secondo la filosofia del decluttering un ambiente ordinato non è solo più funzionale, bensì ci aiuta a rilassarci e a godere appieno dei flussi positivi dell’ambiente circostante. La famosa scrittrice giapponese Marie Kondo ha scritto un best seller che rappresenta la pietra miliare di questo stile di vita: “Il magico potere del riordino” che ha venduto milioni di copie ed ha raggiunto la vetta delle classifiche del New York Times.
In fondo, se ci pensi, non è così strano pensare che un ambiente più ordinato permetta di vivere meglio. Quando entri in salotto e lo trovi luminoso, essenziale e scevro da inutili soprammobili che accumulano polvere non hai la sensazione di respirare meglio? O quando ti siedi davanti al computer e sulla tua scrivania trovi solo quello che ti serve davvero per lavorare, non ti senti subito più produttivo? Per non parlare dei benefici del decluttering: con un ambiente ordinato perdi meno tempo a cercare tutto quello che ti serve o anche semplicemente a decidere cosa indossare.
Consigli per fare decluttering a casa
Ti consiglio di partire con un’attività che conosci bene e che, probabilmente, odi: il cambio dell’armadio. Quale occasione migliore per iniziare a praticare la magica arte del decluttering? L’importante è essere onesti con se stessi. Ha senso continuare ad occupare spazio nell’armadio con quel vestito che hai indossato una volta sola? Oppure davvero vuoi continuare a conservare quei vecchi jeans in cui entravi qualche anno fa e ora, ahimè, vanno troppo stretti? Lo so che sei convinta di farcela e probabilmente hai ragione. Ma vedila così: buttali e avrai un nuovo obiettivo per il tuo benessere. Quando avrai perso qualche taglia potrai premiarti con un paio di jeans nuovi di zecca. E intanto avrai fatto spazio.
Ovviamente tutto questo può anche avere un risvolto sociale, perché non dimenticare che puoi donare tutto quello che elimini dal tuo armadio a chi ne ha più bisogno. Oppure puoi anche pensare di organizzare uno swap party con le tue amiche dove ognuna porterà qualcosa che vuole scambiare con le altre. Organizza tutto per bene in diverse scatole: gli abiti che vuoi tenere, quelli che vuoi donare o scambiare e quelli che, invece, intendi buttare. E vedrai che, grazie al decluttering, la prossima volta fare il cambio dell’armadio sarà più veloce.
Fare declutter: “Questo ti serve davvero?”
Devi chiedertelo sempre mentre stai facendo decluttering a casa. Guarda i comodini accanto al letto: cosa ti serve davvero lì sopra oltre probabilmente ad un abat jour ed una sveglia? Per non parlare di tutti i soprammobili che invadano il soggiorno. Ti serve davvero tenere in bella vista la bomboniera del figlio del cugino di terzo grado? No e ogni volta che devi fare la polvere devi fare lo slalom tra i vari suppellettili o – cosa migliore dal punto di vista della pulizia – devi prima toglierli tutti per pulire bene. Alla fine impieghi più tempo a togliere e rimettere i soprammobili che a pulire. Ha senso? No. Tieni solo quelli che hai scelto tu e che sceglieresti ancora oggi se entrassi in un negozio e li vedessi esposti. Perché non è detto che una cosa che ti piaceva tempo fa incontri ancora il tuo gusto. Non solo, decluttering è sinonimo di onestà con se stessi: puoi dirti apertamente che hai fatto uno sbaglio e che hai comprato qualcosa che non ti serviva o che non ti piaceva davvero.
Decluttering in garage
Ora che stai iniziando a familiarizzare con il concetto di decluttering è arrivato il momento ad estenderlo al resto degli ambienti della casa. A partire dalla cucina, ad esempio, dove più spazio hai a disposizione per muoverti velocemente e comodamente e meglio è. Ma guarda oltre e pensa, ad esempio, al garage. Lo so che conservi ancora alcuni vecchi giocattoli, scatoloni con dentro cianfrusaglia inutile, o ricordi legati al passato. in tutta onestà: quante volte li hai riaperti? E magari quando rientri a casa e scarichi la spesa dalla macchina devi farci lo slalom. É ora di applicare la filosofia del decluttering anche al garage. Conserva solo quello che ti serve davvero, ma che non vuoi tenere in casa. Fai spazio ad attrezzi per il bricolage o per il giardino che sono sicuramente più utili.
Fare decluttering in ufficio
Ti ho parlato nelle righe precedenti di come eliminare il superfluo a casa, ma è pur vero che passiamo buona parte delle nostre giornate lavorando. Quindi perché non applicare il decluttering anche in ufficio? A cosa serve lavorare in mezzo a mille post-it inutili, con decine di penne che poi magari quando arriva il momento di usarle sono scariche? Tieni sulla scrivania lo stretto necessario all’attività che devi svolgere, il resto (se non è da eliminare) può essere riposto nei cassetti e tirato fuori all’occorrenza. Se devi conservare dei contratti, ordinali in un raccoglitore, meglio se per ordine alfabetico o divisi per area d’interesse. Lo stesso puoi farlo a casa con documenti e bollette. Avere un piano di lavoro sgombro e ordinato ti permette di lavorare in maniera più rilassata.
Il metodo KonMari sovvertito?
Come ti ho detto, Marie Kondo è un po’ l’ambasciatrice di questo trend. Eppure, di recente, ha stupito tutti rivelando che la sua casa è disordinata. Lei, proprio lei che ha insegnato a tutti quanto l’arte del decluttering e del riordino possa dare una svolta, poi ha la casa in disordine? Ebbene sì. Ma ha anche contestualizzato il tutto, dichiarando che si tratta di un momento della sua vita e che, in queste particolari circostanze, le va bene così. E sai che c’è? Probabilmente è giusto così. É come quando impariamo delle regole, le seguiamo pedissequamente per padroneggiarle veramente in modo da avere la capacità di abbandonarle. Magari solo per un attimo, ma in maniera consapevole. Ci sta ogni tanto di non voler seguire sempre i manuali, se in un determinato momento della nostra vita non fanno per noi. E quindi anche il metodo KonMari (proprio dal nome Marie Kondo) per il decluttering ogni tanto può essere messo da parte.
A tutti gli effetti uno stile di vita
Sicuramente una volta che avrai preso l’abitudine di fare decluttering negli ambienti in cui vivi e lavori, inizierai a fare del declutter il tuo stile di vita. Quando farai le valigie per le tue vacanze, ad esempio, e non ti porterai dietro tutto l’armadio con la scusa del “Non si sa mai”. O quando fai shopping e provi qualcosa che non ti convince al 100% ma lo prendi lo stesso perché “potrebbe servire comunque”. Potresti arrivare perfino a farlo nella tua cerchia di amicizie: ha senso conservare rapporti sterili e di facciata che ti fanno perdere solo tempo? Probabilmente no.