Donnie Darko è un giovane americano che si trova al centro di alcuni eventi inquietanti dopo aver incontrato Frank, un coniglio gigante, che gli preannuncia la fine del mondo durante un attacco di sonnambulismo. Convinto che Frank sia più di una semplice illusione, Donnie si ritrova coinvolto in una serie di eventi misteriosi, tra cui la scoperta di un motore d’aereo precipitato nella sua camera da letto. Con l’aiuto di Frank, Donnie cerca di svelare la verità dietro questi strani eventi mentre affronta minacce che mettono a rischio la vita delle persone a lui care. Un film che non è nato cult, ma che lo è diventato grazie alla sua natura enigmatica e alle tante domande che porta con sè. A vent’anni dal suo debutto italiano, Donnie Darko ritorna al cinema in una nuova e imperdibile versione Director’s Cut restaurata in 4K. Il film uscirà il 3, 4 e 5 giugno, regalando agli amanti del genere un’occasione imperdibile per immergersi nella sua dimensione unica ed enigmatica.
Donnie Darko: dal flop ai botteghini al mito di un’era
Devi sapere che quando Donnie Darko fu presentato al Sundance Film Festival nel 2001 (in una versione di 2h e 45’) non fu ben accolto dalla critica. E anche quando uscì nelle sale americane nell’ottobre dello stesso anno tagliato di quasi un’ora, in realtà fu anche un flop al botteghino. Arrivò nelle sale grazie all’impegno di Drew Barrymore, co-produttrice del film, ma non fu affatto fortunato. La distribuzione – in seguito all’attacco alle Torri Gemelle – fu costretta a ritirare la locandina originaria, in quanto ritraeva l’incidente aereo del film, e non ebbe la possibilità di condurre una buona strategia di marketing col nuovo e definitivo poster in cui giganteggiava il volto del coniglio Frank. Un esordio “maledetto”, insomma, che però contribuì a rafforzare l’alone misterioso attorno alla pellicola, già criptica e ricca di interrogativi per la storia che portava sullo schermo.
Ma il mistero di Donnie Darko trovò terreno fertile nell’espansione del web. In quegli anni stavano prendendo piede i blog, i forum, e i giovani portavano in rete le loro discussioni. Tra queste, si fece largo Donnie Darko con la sua natura enigmatica e il suo finale indecifrabile. In poco tempo il film divenne un vero e proprio fenomeno culturale per una nuova generazione di spettatori, un mito per adolescenti e cinefili. È tutta una proiezione mentale di Donnie? In realtà Donnie è morto? È intrappolato in un loop temporale? E cosa rappresenta il coniglio Frank? Avvolto dal suo alone mitico e misterioso, il film arrivò in Italia nel 2004, nella versione Director’s Cut, presentata in anteprima alla Mostra di Venezia. Da allora sono passati vent’anni, ma il film continua a suscitare diverse interpretazioni e dibattiti.
Il film cult torna al cinema a giugno solo per 3 giorni
Donnie Darko, che vede nel cast Jake Gyllenhaal, Jena Malone, Mary McDonnell, Maggie Gyllenhaal, Drew Barrymore, Patrick Swayze e Noah Wyle, ha segnato intere generazioni di spettatori ed è diventato un autentico oggetto di culto nel corso degli anni. Se vuoi rivederlo in una fantastica versione restaurata in 4K, lo troverai in cartellone il 3, il 4 ed il 5 giugno.