Ti sarà capitato di sentire qualche fotografo professionista o sedicente tale ostentare “Io fotografo sempre nel formato RAW”. E tu non sapendo neanche il significato di RAW ti sei sentito piccolo piccolo con la tua macchina fotografica tra le mani. Non si può negare: le foto RAW sono sinonimo di fotografia professionale e, in linea di massima, sono migliori rispetto a quelle scattate in JPEG. Ma qual è la differenza tra i due formati e quando dovresti preferire l’uno all’altro? Perché se è vero che le foto in RAW sono qualitativamente migliori, è altrettanto vero che a volte questo formato non è quello più indicato in una determinata situazione. Ebbene, in questo articolo scopriamo insieme qual è il significato di formato RAW e quando usarlo.
Formato RAW, cosa significa
“RAW” è un termine inglese e il suo significato letterale è “grezzo”. Ecco perché è diventato la definizione delle immagini allo stato puro immortalate dalla fotocamera. Questo formato racchiude tutti i dati raccolti dal sensore senza interventi da parte del processore d’immagine. Ecco perché le foto RAW non presentano perdite di informazioni. In breve: niente intervento software. Se pensiamo alla fotografia analogica, è come se le immagini RAW corrispondessero alle fotografie che una volta trovavi sul rullino della macchina fotografica.
Cosa comporta fotografare in RAW
Poiché, come ti ho detto, le immagini RAW racchiudono tutti i dati raccolti dalla tua reflex, una delle principali conseguenze dello scattare in questo formato è che avrai a che fare con file di grandi dimensioni. Infatti, una fotografia JPEG per quanto venga scattata nella maggiore risoluzione possibile non arriverà mai a pesare quanto un’immagine RAW che può essere anche di diverse decine di MB. Questo comporta pro e contro, ovviamente. Tra i principali vantaggi c’è sicuramente una gamma colori molto più ampia. Infatti, un’immagine JPEG dispone di 8 bits che corrispondono a 256 toni colore; una foto in formato RAW garantisce 12 bits che corrispondono a 4.096 toni colore. Come vedi, la differenza è enorme! Ecco perché scattare in RAW significa vedere molto di più. Le tue fotografie saranno sicuramente meno piatte.
L’altro grande vantaggio del formato RAW è uno spettro di interventi in photo editing molto più ampio. Se, ad esempio, hai totalmente sbagliato il bilanciamento del bianco, non avrai problemi a recuperarlo lavorando sul file originale. Lo stesso dicasi per la luminosità ed il contrasto. E, magia, ogni intervento non comporta perdita di qualità nella tua foto. Sì, perché devi sapere che quando lavori su una fotografia JEPG con software di photoediting ogni intervento comporta una perdita di qualità del file. Invece, i file RAW su Photoshop e altri software non presentano questo problema.
Tuttavia, file molto più pesanti corrispondono necessariamente a maggior spazio occupato sulla memoria della tua macchina fotografica e del tuo archivio esterno. Dovrai, quindi, dotarti di memorie più capienti. Inoltre, anche il tuo computer dovrà essere debitamente carrozzato per gestire senza problemi il formato dei file RAW, quindi dovrai privilegiare un disco SSD ad un normale hard disk e la memoria RAM dovrebbe essere almeno di 16 GB.
Altro aspetto da tenere in considerazione è proprio in fase di scatto. Infatti, fotografare con la modalità RAW comporta tempi di risposta più lunghi da parte della reflex. Lo noterai soprattutto durante lo scatto continuo – o a raffica – perché dovrai attendere i tempi di scrittura della fotocamera sulla memoria.
Formato RAW: Nikon, Canon e gli altri
In realtà, devi sapere che non tutti i marchi usano la dicitura RAW. Infatti, i file RAW Nikon hanno estensione .nef. Il Le immagini RAW di Canon si chiamano .cr2. Olympus usa l’estensione .orf e Fujifilm chiama il formato .raf. Alla resa dei conti, possiamo dire che sono sinonimi perché in tutti questi casi stiamo parlando di fotografie RAW.
Quando non usare il formato RAW
Non è detto che scattare in RAW sia sempre la panacea di tutti i mali. Ci sono situazioni in cui francamente si rivela più un peso che un reale beneficio. Proprio perché le fotografie sono così pesanti, si rendono poco indicate in tutte quelle situazioni in cui hai bisogno di agire velocemente. Penso, ad esempio, ai fotografi che stanno coprendo un evento per un’agenzia e devono inviar loro le immagini nel minor tempo possibile. Dimensioni maggiori si traducono necessariamente in tempi maggiori – sia di elaborazione, sia di invio del file RAW. Anche perché devi sapere che i file RAW non possono essere visualizzati subito come i JPEG, devono essere convertiti. Quindi, ugualmente, se sei in vacanza e vuoi condividere subito i tuoi scatti sui social non puoi farlo se hai scattato in RAW.
Inoltre, se sei un fotografo esperto e hai bisogno di scattare velocemente e condividere i tuoi scatti con qualcuno, o anche semplicemente archiviarli, molto probabilmente produrrai già foto con un’ottimale esposizione e che richiederà pochissimi ritocchi. Quindi potresti non avere la necessità di grandi spazi di manovra in fase di photoediting.
Da RAW a JPEG
Partiamo da un presupposto: la tua reflex scatta sempre in RAW, a prescindere. Anche se hai impostato il formato JPEG. Ma la macchina effettua una conversione in tempo reale. Per convertire un file da RAW a JPEG devi affidarti ad un software specializzato. Ce ne sono già a disposizione da parte dei vari produttori di macchine fotografiche come Digital Photo Professional (DPP) di Canon, oppure puoi andare su qualcosa di super partes come Photoshop o Lightroom. In tema di software gratuiti utili per la conversione di un file RAW ti segnalo Gimp (con il plugin UFRaw) o FastTone FastStone Image Viewer.
Formato RAW – Conclusioni
Bene, ora sai che se ti trovi a sostenere una conversazione con qualcuno che, convinto di sé, ti dice che fotografare in RAW è la scelta migliore sempre e comunque, sai che sbaglia. Il formato RAW è sicuramente molto valido ed utile nella fotografia professionale: ti permette di ampliare la gamma colore, le sfumature, di non accontentarti di foto piatte. Ti dà la possibilità di fare tutti gli interventi che vuoi in post produzione senza dover rinunciare alla qualità del file. Per contro, le foto RAW sono nettamente più pesanti e difficili da gestire, quindi valuta attentamente se e quando scegliere di scattare in questa modalità.