Huawei ha lanciato sul mercato i nuovissimi smartphone top di gamma Huawei P50 Pro e Huawei P50 Pocket. Se conosci Huawei da qualche tempo, sai sicuramente che la serie P storicamente è quella votata alla fotografia, in cui il comparto imaging del brand si esprime al meglio. E la fotocamera dei nuovi Huawei P50 non è assolutamente da meno. Lo dimostra “Back in Motion”, un interessante progetto che ho potuto approfondire nei giorni scorsi. Si tratta di una mostra fotografica digitale realizzata esclusivamente con questi nuovi smartphone Huawei. L’occhio artefice di questi scatti è quello di Luca Locatelli, fotografo del National Geographic e visual storyteller, con cui ho potuto scambiare qualche parola e che mi ha raccontato la sua esperienza fotografica con questi dispositivi. Ti racconto tutto nelle prossime righe.
Serie Huawei P50: una fotocamera immediata con risultati professionali
Mai come in questo caso possiamo veramente parlare di fotografie professionali, considerato il lavoro realizzato da Locatelli che è un fotografo di fama internazionale. Tutti i suoi scatti di “Back in Motion” sono stata realizzati con la fotocamera di Huawei P50 Pro e Huawei P50 Pocket (lo smartphone pieghevole del marchio super fashion). Ho avuto modo di confrontarmi con Luca che mi ha raccontato la sua esperienza con questi telefoni Huawei dal punto di vista fotografico. Infatti, i nuovi top di gamma Huawei lo hanno colpito per l’immediatezza con cui riescono a realizzare fotografie di elevata qualità. E non parliamo solo della risoluzione (le fotografie possono essere tranquillamente stampate fino al formato 30×40), bensì del risultato a livello artistico. Ad esempio, usando la funzione Snap della fotocamera, è possibile catturare immagini in movimento perfettamente nitide. Infatti, lo smartphone realizza diversi scatti e sarai tu a scegliere quale preferisci, ma ti assicuro che non vedrai quel micromosso tipico delle sequenze veloci, sembrerà che il tuo soggetto fosse fermo.
Questo si concretizza, ad esempio, nelle fotografie di alcuni ballerini realizzate da Locatelli. Pensa, il risultato raggiunto in modalità totalmente automatica dallo smartphone è così buono che Luca ha confessato che se, avesse voluto fare delle fotografie che mostrassero il movimento della danza, avrebbe dovuto passare alla modalità Pro della fotocamera Huawei P50 Pro e allungare i tempi di posa. Ottima anche la capacità di immagazzinare una straordinaria quantità di luce nella modalità Notte. Il fotografo del National Geographic ha mostrato alcune fotografie realizzate al buio, perfettamente nitide e molto luminose. Per non parlare della modalità Ritratto, uno dei cavalli di battaglia della serie Huawei P. Senza esagerare con il filtro bellezza (il consiglio di Luca è di rimanere sul livello 1), la pelle verrà mostrata come setosa, ma naturale. Il tutto con un’ottimale gestione di luci e ombre.
Back in Motion – Una reazione al presente
“Gli scatti di Luca Locatelli sono un omaggio alla qualità fotografica dei nuovi Huawei P50 Pro e P50 Pocket e rappresentano uno spunto di riflessione interessante sul periodo che stiamo attraversando e su come la natura, e noi che ne siamo parte, stiamo reagendo al presente“, ha dichiarato Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager di Huawei Consumer Business Group Italia. Il reportage raffigura il movimento che non si arresta, quello della danza e quello della natura, elementi centrali di un racconto di trasformazione. “In uno scenario fatto di continui stop e ripartenze, la danza e la riscoperta della natura hanno rappresentato una forma di resistenza che ho voluto raffigurare con degli scatti in abbinamento, una sintesi visiva della trasformazione che i corpi e il paesaggio vivono costantemente”, ha commentato Luca Locatelli. Questo progetto ha rappresentato sicuramente un’occasione per mettere alla prova il comparto fotografico dei nuovi smartphone Huawei nei quali il fotografo ha riconosciuto un livello fotografico professionale in grado di rappresentare la realtà con colori brillanti e fedeli e cogliere dettagli inaspettati dei soggetti, a prescindere dalle condizioni di luce.
Huawei P50 per i dittici fotografici di Luca Locatelli
In questo articolo ti ho già anticipato alcune delle fotografie del progetto Back in Motion. L’idea si articola in cinque dittici fotografici di Luca Locatelli, ognuno dei quali associa uno scorcio di un paesaggio a diversi soggetti ritratti durante la danza. I protagonisti sono da una parte i bagolari dei parchi milanesi, le acque del Parco della Valle del Ticino, le spighe di miscanto delle campagne milanesi, le ombre delle querce della provincia lombarda, dall’altra gli studenti dell’Accademia Susanna Beltrami/DanceHaus, i ballerini di swing e lindy hop di Golden Swing Society immortalati presso lo Spirit de Milan, i performer del collettivo Sambos de Corazon, le danzatrici di balli Irlandesi dell’Accademia Gens d’Ys, Kea, insegnante di Butoh dello Spazio Continuum di Milano, e una di danza moderna.
Come vedi, tutte condizioni particolari che tipicamente Luca Locatelli avrebbe affrontato – dovendo scattare con uno smartphone – utilizzando la funzione Pro. Quella che permette di impostare tutti i settaggi della fotocamera manualmente, quindi sicuramente un ambiente di lavoro più consono ad un fotografo professionista. Non per niente, Locatelli ha dichiarato che quando ha approcciato questa fotocamera si è rivolto subito a questa funzione per “sentirsi a casa”. Ma poi ha voluto dare fiducia ai vari automatismi dello smartphone Huawei P50 Pro, come la modalità Notte, Ritratto o In movimento, per trovarsi assolutamente sbalordito dalla fedeltà del risultato rispetto alle sue intenzioni.