Se ami la fotografia di viaggio e pensi che viaggiare sia come un’estensione del sognare, in queste righe ti svelo alcuni accorgimenti in stile Canon che danno coraggio e spinta per intraprendere grandi avventure visive e realizzare report di viaggio davvero affascinanti! Alzi la mano chi si dedica alla fotografia in viaggio dal finestrino di un’auto o treno, chi ama fotografare persone, un paesaggio interessante e caratteristico, per pensare poi di eseguire un dettagliato reportage di viaggio o scrapbook con le immagini di viaggio raccolte e, nei casi più fortunati, anche fisicamente stampate.
Nel concreto, fare fotografia di viaggio è proprio la realizzazione di tanti sogni e Canon, attraverso lo sguardo affascinante ed affascinato, della fotografa Diana Millos ci accompagna in questo mondo ricco di sorprese e consigli su come realizzare i migliori scatti fotografici in viaggio, per tutti gli appassionati di fotografia di viaggio. Se anche tu ami ricordare i tuoi viaggi, averne prova, riviverli e valorizzarli, la migliore compagna di viaggio è quindi proprio la macchina fotografica. Per realizzare la migliore fotografia di viaggio e capire come fare un buon reportage di viaggio, bisogna osservare poche ma basilari regole; che tu sia un appassionato di fotografia di paesaggio, o naturalistica, o di persone dai visi caratteristici, trasmettitori di emozioni infatti, è utile pensare che diventare fotografo di viaggi significa avere innanzitutto coraggio.
Come diventare fotografo di viaggi?
Se ti stai domandando come diventare un fotografo di viaggi, tieni bene a mente che amare i viaggi e la fotografia molto spesso vanno di pari passo, ma non sempre il primo permette di diventare un fotografo di viaggi a 360 gradi. Diventare fotografo professionista in primis richiede tempo, denaro e molta dedizione. La passione non basta e studi professionali, legati ad una buona gavetta, sono alla base. La fotografia è anche arte d’intrattenimento e l’aspetto principale della fotografia di viaggio è il racconto. Per diventare un fotografo di viaggi serve innanzitutto una buona capacità di raccontare con le immagini ciò che è ed è stato durante quell’itinerario e dettagliarlo nella sua essenza, un po’ come è stato proposto da Canon nel suo decalogo.
Una buona tecnica fotografica al servizio dell’immaginazione quindi, ma non è tutto: armarsi di sana umiltà e robusta pazienza, adattarsi a stare fuori di casa per lunghi periodi, accettare anche brevi e piccoli impieghi senza poter contare sempre su uno stipendio fisso sono gli aspetti poco colorati della faccenda.
A livello pratico un buon fotografo di viaggi ha idee chiare e precise: pianifica ciò che vuole raccontare, conosce quali obiettivi portare con sé, per poi definire il suo reportage di viaggio attraverso le immagini e presentarlo.
Fotografia di viaggio: come si fa?
Sicuramente la fotografia in viaggio è tra le attività più appassionanti, intuitive ed appaganti. Bisogna prepararsi bene: ogni viaggio è anche stancante ed il peso dell’attrezzatura fotografica è una variante rilevante da considerare anche in base ai mezzi di trasporto da prendere. Comodità è la parola d’ordine quando si pensa a come fotografare in viaggio (lo sa bene Canon con il suo nuovo modello Eos R10 dai 130gr di peso) ma anche sinergia con il territorio in esplorazione ed essere parte di esso per cogliere quell’attimo, quel luogo, quella situazione originale e particolare per lasciare chi osserva, letteralmente, e visibilmente, senza parole vedendo quelle immagini, reportage di viaggio.
Ogni viaggio ha in sé la propria destinazione e, rimanendo in tema, anche il proprio obiettivo. Va da sé che, in base a questa e all’intenzione fotografica, sarà buona norma attrezzarsi in modo adeguato. Generalmente la scelta più ampia è quella indirizzata ai grandangoli che spaziano su un range d’azione più ampio e permettono un trasporto agevole. Anche qui mi permetto di citare e proporti, per la stessa fotocamera Canon sopra menzionata, il modello RF- S 18-45 mm e il grandangolo RF 28 mm. Un fotografo di viaggi professionista opterà per obiettivi fotografici specifici per il suo fine, sia che opti per fotografia naturalistica che fotografia di paesaggio.
Come fare la fotografia naturalistica
La fotografia naturalistica è uno di quei rami della fotografia di viaggio che prende in considerazione la wild life, la natura e gli animali che in essa collaborano all’immensa bellezza del nostro pianeta. Immortalare sguardi feroci o fiori in procinto di sbocciare non è gioco da poco e merita per di più numerose ore di appostamenti che possono mettere a dura prova sia il fisico che la mente. Se la tua prima idea della fotografia naturalistica è quella di inquadrare e scattare le cose belle della natura senza troppo impegno, sappi invece che avrai molto a cui pensare. A partire dalla scelta del soggetto che va largamente ponderata: che siano uccelli, fiori, felini o mammiferi in generale, che siano in azione o a riposo è ben avere in mente una chiara idea del paesaggio e della fauna circostante. In secondo luogo, l’attrezzatura che la fotografia naturalistica necessita, può anche essere molto costosa ed è per questo che i risultati che offre ripagano di tutta la dedizione. Se sei un amatore della fotografia di viaggio e sei alle prime armi ma pretendi il massimo con poco, ti svelo che sempre per il modello Canon EOS R10 esiste l’obiettivo RF-S 18-150 mm, facilmente adattabile e senza bisogno di un obiettivo aggiuntivo.
Dedicarsi alla fotografia naturalistica infatti, presuppone l’utilizzo di almeno quattro obiettivi fotografici diversi (obiettivo macro, a focale lunga o corta, da 50mm a 200mm; teleobiettivo, variabile o fisso a seconda delle proprie intenzioni fotografiche, con range focale da 80mm a 200mm come minimo ma si potrebbe avere bisogno anche di un super tele che raggiunge i 600mm di apertura focale; grandangolare, che prende al di sotto dei 50mm ed adatto anche alla fotografia di paesaggio che vedremo più avanti; zoom per reflex o mirrorless, con apertura tra i 70mm e 200mm).
Un importantissimo attrezzo per fare fotografia di viaggio e naturalistica è anche il treppiede che ti aiuta, nella lunga esposizione, a realizzare davvero ottimi e suggestivi scatti, per poi selezionare successivamente quelli migliori. Il cavalletto viene anche in tuo soccorso per lo scatto remoto, ottimo se vuoi posizionarti a distanza dalla tua macchina fotografica e metterti eventualmente “al riparo” da situazioni che reputi pericolose ed in questo modo puoi avere anche maggiore libertà di azione nello scattare a distanza, tramite telecomando o app che ti spiegherò più avanti.
La copertura mimetica, in linea con i colori cromatici del Corpo Forestale, è elemento fondamentale della fotografia naturalistica, delle immagini a stretto contatto con l’affascinante quanto pericolosa “wildness” poiché è necessario non spaventare gli animali ma soprattutto cercare di non farsi scorgere!
Cosa si intende per fotografia di paesaggio
Generalmente la fotografia di viaggio, se si esclude il fotografare persone, fa pensare a luoghi esotici e paesaggi naturalistici sconfinati ed è questo che si intende per fotografia di paesaggio: immagini che creano un legame con la natura e l’occhio umano riflesso nel suo sguardo. La maggior e miglior parte del risultato in questo tipo di fotografia è data dalla composizione, preferibilmente con la massima profondità di campo. Non dimenticare che l’intenzione è tutto: devi quindi pensare a cosa esattamente vuoi raccontare della tua esperienza, dei tuoi spostamenti, dei tuoi incontri e come intendi realizzarlo, proprio come insegna la fotografa Diana Millos nel decalogo Canon. Anche nella fotografia di viaggio, e quindi di paesaggio, la luce risulta come sempre l’elemento chiave per realizzare buoni scatti.
Nella fotografia di paesaggio si dedica il proprio obiettivo all’estensione dello sguardo su territori e livelli, alquanto sconfinati, ma anche ricchi di dettagli che arricchiscono quello che è il tuo bagaglio di fotografia in viaggio. Se, come abbiamo anticipato la luce è la vera protagonista, meglio quindi propendere per quei momenti caratterizzati dalla “golden hour”, il momento in cui il sole è appena sorto o appena prima del tramonto. Ciò non toglie che, se sei amante dei giochi di luce ed ombre, il consiglio migliore è fotografare i posti prescelti più volte nel corso della giornata per poi scegliere la fotografia di viaggio più vicina ai propri gusti ed al proprio reportage di viaggio. Essere amanti della fotografia di viaggio significa anche amare il mistero ed essere alla ricerca dei dovuti particolari. Se ti senti esploratore e volenteroso di cogliere quel magico attimo che corre ma che puoi immortalare, abbi coraggio ed inizia!
La fotografia di viaggio più pratica e veloce come (e con) un’app
Sarai anche tu d’accordo con me che, quando ti dedichi alla fotografia di viaggio, al giorno d’oggi la macchina fotografica, smartphone e comunicazione sui social sono un trittico che non può essere pensato scisso. Per una maggiore praticità e prontezza nell’essere sempre all’avanguardia e “sul pezzo”, Canon, come tutti i maggiori brand di fotografia digitale, con i loro specifici nomi, ha realizzato appositamente per questa necessità contemporanea, l’app Camera Connect. Ti alleggerisce dal peso del pc e racchiude nel tuo smartphone tutto il necessario per scaricare la fotografia di viaggio che hai realizzato con la reflex o mirrorless.
Le potrai così editare, per realizzare un report di viaggio, e pubblicare le tue foto di viaggio direttamente sui social. È semplicemente necessario connettere la macchina fotografica allo smartphone tramite l’app Canon Camera Connect ed in un solo passaggio hai le tue fotografie di viaggio sul telefono, pronte per essere condivise. Come abbiamo specificato anche in precedenza, nominando lo scatto remoto per realizzare fotografia naturalistica, l’app in questo caso diventa un vero e proprio telecomando a distanza per dare il via al magico click.
Cosa aspetti allora? Ora sei pronto per dare più stile alle tue avventure visive!