Spesso dal caos di Milano ci si rifugia in un pranzo o una cena fuoriporta per staccare la spina e godere di un’atmosfera più rilassata e calorosa. La Bettolina, trattoria contemporanea a Gaggiano lungo la Vigevanese, fa proprio quello che ci si aspetta da un locale del genere alle porte di Milano. Ma in realtà va ben oltre, grazie ad un sapiente mix di ricerca affatto scontata delle materie prime eccelse della Lombardia e, allargando un po’ le maglie, del Nord Italia, un design curato in ogni dettaglio ed un servizio attento e puntuale. Ideale per una cena romantica, ma anche un ritrovo tra amici o un’occasione di famiglia, la poliedricità de La Bettolina risponde alle richieste dei clienti senza perdere di vista la propria identità.
La Bettolina a Gaggiano – La storia
Pensa che il nome deriva proprio dalla bettolina, l’imbarcazione che era solita trasportare le persone da una sponda all’altra del Naviglio. In tempi antichi questo luogo veniva sfruttato per il rimessaggio dei materiali che venivano usati per la costruzione del Duomo di Milano. In seguito, è diventata una stalliera e successivamente una locanda, punto di ritrovo per cene di importanti personaggi politici italiani. Ma la storia moderna nasce da Alessandro Totaro e da suo padre Pasquale che, sfruttando l’esperienza di Pasquale sia nel settore della ristorazione, sia in quello edile, decidono nel 2017 di recuperare un antico edificio in stato di abbandono. Questo era La Bettolina all’epoca, ma l’anno successivo apre al pubblico dopo un attento restauro e, nonostante la pandemia, riesce a diventare un punto di riferimento per i milanesi e per le persone del luogo. Ma l’asticella viene ulteriormente alzata nel 2020 grazie all’incontro con l’interior designer Daria che ha curato il restyling del locale e il rebranding. Questo è stato l’ultimo passaggio che ha reso La Bettolina il locale che puoi scoprire oggi. Sicuramente il suo punto di forza è l’eleganza non ostentata che rende l’atmosfera rilassata ed informale, dove l’architettura della trattoria e la natura vivono all’unisono.
L’area esterna
Sicuramente uno dei punti di forza de La Bettolina. Quando ho visitato questo ristorante era ormai già troppo freddo per pensare di cenare fuori, ma ad ogni modo essere accolti da questo bellissimo giardino con luci ed elementi di decoro studiati meticolosamente è sicuramente bellissimo. E ti fa sicuramente venire voglia di tornare con la bella stagione, almeno per un aperitivo all’aperto. Infatti, quindi, non trovi solo il giardino bensì anche un orto, con undici glicini secolari, due magnolie, alberi di tiglio, rose, camelie, siepi di gelsomino, ginepri, gerani, margherite, camomille, bocche di leone, e diverse spezie come basilico, menta, lavanda, alloro e salvia.
La cucina dello chef Domenico Montanaro
Se è vero che l’occhio vuole la sua parte (e da La Bettolina l’abbiamo ampiamente soddisfatta), non dimentichiamoci del palato. A questo pensa il giovane chef Montanaro, lombardo d’origine ed appassionato di cucina a Km 0. Montanaro parte dalle ricette della tradizione per trasformarle – senza stravolgerle – in piatti contemporanei e creativi. Aspetto che mi ha particolarmente colpita è la ricerca delle materie prime. So che sto dicendo qualcosa che sicuramente avrai già sentito tante altre volte quando si parla di ristoranti, ma credimi quando ti dico che ti basta assaggiare i primi bocconi degli entrée per capire che qui nulla è stato lasciato al caso e che gli ingredienti scelti sono davvero di ottima qualità, reperiti da fornitori locali. Inoltre, tutti i prodotti sono preparati in casa, dalla pasta fresca al pane, all’impasto della pizza al padellino.
La Bettolina – Il menu
La nostra cena da La Bettolina a Gaggiano è iniziata con un antipasto tanto tipico della Lombardia, quanto gustoso: coppa stagionata, Culazza di bettella, crudo friulano stagionato, salame nostrano semi stagionato, il tutto accompagnato da una focaccia al padellino piemontese. É proprio già da qui che puoi comprendere l’accuratezza nella ricerca delle materie prime di cui ti parlavo prima perché tutti sono in grado di servire un antipasto di affettati un po’ “piacione”, ma non tutti di selezionare prodotti come questi.
A seguire mondeghili che, sebbene nascano come un piatto di cucina povera, in realtà da La Bettolina sono composti per oltre il 90% da cappello del prete, quindi carne pregiata. Vengono serviti con maionese alla rémoulade. Siamo passati poi ad un altro piatto tipico della cucina lombarda, vale a dire il vitello tonnato, tagliato molto fine scegliendo sempre carne di ottima qualità, servito con la salsa tonnata de La Bettolina con aggiunta del fondo di cottura del vitello. Davvero tutto di una qualità fantastica.
Il primo piatto è stato qualcosa di eccelso: riso Carnaroli ai pistilli di zafferano iraniano con burro acido, Parmigiano Reggiano Vacche rosse oltre 30 mesi, midollo di Vitello e Demi Glace. Un piatto della tradizione, certo, ma preparato scegliendo con attenzione ogni singolo ingrediente per esaltarne al meglio il sapore. A seguire un galletto ruspante affumicato al legno di ciliegio e devo dire che anche se qui in effetti ho ritrovato elementi di ricercatezza come il legno di ciliego, questo è stato il piatto meno “wow” di tutta la serata. Buono, certamente, ma non ti esalta nel sapore come i piatti precedenti che sono stati un crescendo di sapori.
E, infine, il Panmeinsù, vale a dire una rivitazione del tiramisù che, al posto dei savoiardi, usa il pan meino alla milanese. Un’interpretazione molto interessante, mai provata altrove.
Modernità e tradizione da La Bettolina
Un ottimo mix quello de La Bettolina a Gaggiano: se la tradizione è sicuramente un elemento importante tanto della cucina, quanto della location, un plauso va fatto per essere riusciti a trovare il perfetto equilibrio con elementi moderni (di nuovo, tanto nel menu, quanto negli arredi della struttura) per rendere l’esperienza gastronomica assolutamente gradevole e di livello.