Quando hai una voce come quella di LP, non hai bisogno di tante sovrastrutture sceniche per portare sul palco un concerto che conquisterà tutti. Niente show psichedelici o effetti speciali strabilianti. Voce e musica sono stati sufficienti per far cantare, ballare ed incantare il pubblico che ha affollato il Fabrique di Milano giovedì 8 settembre. Ti racconto tutto sul concerto di LP che l’ha riportata in Italia dopo tre anni.
LP – Da Lost On You a Churches
Si è lasciata attendere LP sul palco. Il caldo e la fervente attesa stavano concitando il pubblico che continuava a chiamarla a gran voce. Mike Del Rio (con cui collabora già dai tempi di Lost On You) ha fatto da apripista come opening act, riscuotendo un ottimo consenso dai fan, ma tutti volevano LP e quando è salita sul palco è stata accolta con urla ed applausi di gioia. Sincera anche la gratitudine della cantante che ha detto “Avreste potuto essere ovunque stasera e avete deciso di essere qui con me. Lo apprezzo molto”.
Il concerto di LP a Milano è stato un excursus tra i vecchi ed i nuovi successi, un viaggio in cui il pubblico l’ha accompagna senza fermarsi solo sui brani più famosi come Lost On You che ha decretato il suo successo mondiale. Ricordiamo, infatti, che anche se è nei primi anni Duemila che LP inizia il suo percorso artistico, è poi nel 2015 che raggiunge le vette delle classifiche, proprio con quel singolo. Brano che ha tenuto come commiato per il suo pubblico del Fabrique di Milano a chiusura del concerto.
Una voce pazzesca, ukulele e il suo iconico fischiettare
E così, passando da Girls Go Wild, When We’re High, Strange, How Low Can you Go, LP con grande semplicità e carisma ha conquistato tutto con la sua voce assolutamente pazzesca. Tratti distintivi della sua musicalità: il suo fischiettare e l’ukulele che alterna alla chitarra. I suoi acuti sono qualcosa di incredibile, con quella che sembra essere una grande semplicità, come se fosse la cosa più facile del mondo, alterna bassi baritonali a tonalità altissime eseguite in maniera perfetta. Il tutto accompagnato dalle sue movenze semplici e ritmate sul palco. Uno dei momenti più toccanti dello spettacolo è stato sicuramente quando LP ha cantato “Recovery”. Luci basse, tutto il pubblico a cantare con lei.
LP e il suo stile inconfondibile
Impossibile non riconoscere LP per il suo stile assolutamente particolare e personale. Il suo sorriso sghembo, il fisico androgino e l’inconfondibile cascata di ricci neri sul volto. In concerto, LP si è presentata con un outfit semplicissimo, pantaloni e camicia di seta scuri, perfettamente in linea con il mood dello spettacolo super easy ma altamente carismatico. Ci vuole coraggio per proporsi al pubblico mantenendo fede alla propria personalità senza snaturarla seguendo le ragioni dello show business. Questo è quel che si dice avere stile. LP, newyorkese di 41 anni, non ha mai fatto segreto di non amare le etichette. É vegana, omosessuale e sostenitrice della comunità LGBT, ma non ama essere definita per questi suoi aspetti della vita privata. In fondo, non ce n’è alcun bisogno. Sono la sua voce e la sua musica a parlare per lei e LP dopo tre anni l’ha nuovamente confermato al suo concerto a Milano.