Come ormai avrai capito, il mio viaggio tra Umbria e Toscana è stato costellato da visite ad alcune cantine e realtà vitivinicole. Abbiamo iniziato con Blasi a Umbertide, per poi spostarci in Toscana da Tolaini in prima battuta e da Artimino, poi. Ed eccoci ora in una zona particolare, a Bolgheri Toscana, a pochi passi dal mare quindi lontana dai tipici paesaggi toscani del Chianti Classico, ma molto affascinante. Si avverte subito la presenza del mare e passando lungo la Via Bolgherese sono diverse le cantine che puoi trovare, non per niente si chiama anche la Strada del Vino. Proprio qui sorge una piccola realtà che ho potuto conoscere più da vicino durante questo viaggio. Si chiama Podere Conca, nata da un’idea di Silvia Cirri qualche anno fa.
Quando la passione per il vino chiama
Devi sapere che Silvia Cirri è un medico, per la precisione è Responsabile dell’Unità Operativa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano. Non solo, è anche molto attiva nel sociale, in quanto è Co-fondatrice e Vice Presidente dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo ed organizza diverse missioni umanitarie nei paesi del terzo mondo con équipe di medici e cardiochirurghi volontari. Il suo scopo non è solo quello di fornire assistenza immediata, ma anche di formare nuovi medici sul posto e costruire centri di cardiochirurgia pediatrica. Insomma, quel tipo di donna che ti fa dire “Ci vorrebbero più persone così”. Ma la passione è anche quella della zona del Bolgheri in Toscana, in particolar modo a Castagneto Carducci dove ha una tenuta. É proprio qui che inizia la coltivazione di alcuni vigneti che hanno dato vita a questa piccola realtà vitivinicola curata con tantissima dedizione e passione.
Aperitivo con Podere Conca Elleboro
La mia visita a Podere Conca è iniziata con un delizioso aperitivo preparato dalla cuoca della tenuta. In accompagnamento Elleboro, un bianco IGT annata 2021, un’annata che aveva subìto una gelata. Da uve Viognier, Chardonnay e Sauvignon blanc, la vinificazione avviene solo in acciaio a basse temperature con quattro mesi di affinamento. Leggero e fresco, è un vino sicuramente perfetto per accompagnare quest’aperitivo toscano vicino al mare.
I vini di Podere Conca tra mitologia, tradizione e visioni
Dopo l’aperitivo, non poteva mancare una cena toscana accompagnata dai vini di Podere Conca Bolgheri Toscana. Sono quattro le etichette della casa: Elleboro di cui ti ho parlato poco fa, 196, Agapanto e Apistòs. 196 è il nuovo vino 2021 Cabernet Sauvignon in purezza. L’idea del nome è molto concreta in questo caso: 196 è il numero civico della tenuta a Castagneto Carducci, cuore dell’azienda. L’affinamento avviene in cemento ed il risultato è sicuramente un vino più giovane e più fresco. Per le etichette in azienda hanno deciso di continuare a sfruttare il tema dei fiori, quindi in questo caso troviamo dei tulipani (fiori che ritorneranno dopo, nelle prossime righe…). Agapanto DOC Bolgheri 2020 viene vinificato in cemento e affinato in barrique. Questo è l’unico Bolgheri blend che non viene realizzato interamente da vitigni internazionali. A Podere Conca hanno deciso di aggiungere anche del ciliegiolo che lo rende meno corposo e più fresco.
Si passa poi al pezzo forte della serata: Apistòs, il fiore all’occhiello dei vini Podere Conca Bolgheri. Questo franc regala sempre ottimi risultati, diversi a seconda delle varie zone. Questa della Conca, in particolare modo, garantisce un vino davvero ottimo. Ecco perché si è deciso di dedicare una bottiglia proprio alla vigna della Conca. Non per niente Silvia ha commentato, sorseggiando questo vino “Apistòs è la mia passione”. Un vino volto alla ricerca della miglior qualità possibile da garantire al consumatore. Anche se in azienda si spera sempre che il consumatore capisca il perché del ritardo: perché questo vino sta in cantina due anni. L’affinamento avviene in barrique di rovere francese con una tostatura leggera, al massimo media. In questo caso, per sottolineare l’eccezionalità di questo Cabernet, a Podere Conca hanno deciso di cambiare linea per l’etichetta, passando ad una grafica molto colorata. Apistòs è il vino che parla di mitologia, di visioni e di racconti immaginifici. Innanzitutto, il suo nome significa incredibile in greco antico. L’etichetta di questo vino rappresenta un fiore immaginario che non c’è. Il tutto prende spunto dall’opera dell’artista britannico Damien Hirst “Treasures from the Wreck of the Unbelievable” che parla dei tesori caduti in mare in seguito al naufragio della feluca di uno schiavo egiziano liberato.
Tra tecnica e sperimentazione
Linda Franceschi è l’agronoma che segue la produzione dei vini di Podere Conca e l’attenzione che riesce a conferire ad ogni dettaglio è veramente lodevole. Cura le viti una ad una, con tanti piccoli accorgimenti per farle crescere e maturare al meglio. Innanzitutto, grande attenzione viene data all’irrigazione perché il terreno cambia molto, anche a pochi metri di distanza, e soprattutto in alcune aree (calcola che parliamo di 9 ettari di vigneti) la terra è molto sabbiosa e non trattiene l’acqua. Vengono usati solo prodotti biologici e possiamo dire che le viti di Podere Conca sono fortunate: infatti, grazie alla costante brezza marina, non sviluppano malattie da funghi.
Ricordi, invece, quando prima ti ho detto che avremmo parlato nuovamente dei tulipani? Eccoli, li vedi nella foto qui sopra. A Podere Conca i tulipani sono dei serbatoi in cemento a forma di tulipano. Arrivano grigi in cemento grezzo alimentare senza vetrificazione al suo interno. Viene garantita la micro ossigenazione (inferiore rispetto al legno) e non avviene cessione degli aromi del legno. L’acciaio, invece, viene riservato per la produzione di vini bianchi. Il Cabarnet in barrique, mentre il ciliegiolo in tonneau. Si tratta tutto di legno francese proveniente da varie tonnellerie per creare un’ottimale complessità aromatica, grazie alle diverse tostature. Insomma, poche etichette ma frutto di un lavoro meticoloso di tradizione biologica, di innovazione, di sperimentazione e soprattutto di tanto cuore.