In un viaggio sensoriale che prende il via su uno storico tram ATM 1505 ti faccio scoprire il valore del caffè al giorno d’oggi, valore che subisce delle innovazioni a livello di gusto e fruizione a seconda di come e quando hai desiderio di berlo. Il giusto accompagnamento per scoprire alcuni luoghi magici e particolari di Milano. Troverai molto interessante e ti incuriosirai a scoprire come anche il mondo dell’arte sia coinvolto in questo processo. Il meraviglioso invito di Torrefazione Dubbini, che inizia la sua collaborazione d’eccellenza nel regno di Aimo e Nadia, ci apre le porte ad una nuova esplorazione di gusto e di stile.
Piccoli gesti dai valori importanti: il valore del caffè oggi
Chiudi gli occhi ed immagina l’aroma di caffè diffondersi nell’aria come richiamo per un momento di relax, un momento unico che dà forza e raccoglimento al tempo stesso. Il suo potere intrinseco di migliorare il tuo umore e vivere un istante di convivialità importante ed autentico. Tutto questo si è racchiuso nell’eccezionale evento organizzato per la stampa al fine di promuovere la collaborazione tra Torrefazione Dubbini, brand esclusivo della storica torrefazione Diemme, e Voce Aimo e Nadia, punto di riferimento della cultura gastronomica che dialoga apertamente con il Museo delle Gallerie D’Italia a Milano.
Ouverture – Il tram apre la scena su Milano e ci porta in caffetteria con Torrefazione Dubbini
Questo viaggio sensoriale ha inizio sullo storico tram ATM 1505 che tra le vie del centro storico di Milano, ci accompagna, con in suo sferragliare, alla scoperta del vero sapore del caffè con Torrefazione Dubbini, un caffè d’eccellenza che nel corso del tempo ha saputo evolversi culturalmente: da occasione fugace a vero e proprio rituale che accompagna anche i momenti più inusuali, come ad esempio l’aperitivo e che si racconta in chiave unica e particolare nel suo modo di integrarsi con l’alta ristorazione firmata dagli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani, due stelle Michelin, che guidano la cucina di Voce Aimo e Nadia. Ed è proprio Alessandro Negrini, nel nostro tram-salotto, ad aprire il discorso sul nuovo modo di fare caffetteria: di come il caffè inteso nel suo essere bevanda e miscela, acquisti sempre più importanza all’interno della ristorazione. Un elemento sempre in evoluzione, (a livello di fruizione come abbiamo accennato, ed anche nella sua tostatura), di tendenza e che, come spesso accade per le questioni di qualità, richiede tempo, passione e professionalità.
L’approccio culturale al cibo si rispecchia anche nell’ambiente di Voce Aimo e Nadia. Situato nel cuore della città di Milano, all’interno dei palazzi storici in cui ha sede il Museo delle Gallerie d’Italia, ci accoglie un luogo di ritrovo ispirato all’architettura de La Gare de Lyon parigina, “Voce” si apre ai tuoi occhi come un Foyer in cui converge l’Arte, la Cultura ed il Cibo. L’excursus in caffetteria inizia con il caffè emblema della gamma Torrefazione Dubbini, Caffè Superiore: un’unica e pregiata miscela composta da 85% Arabica e 15% Robusta ed è qui che entra in gioco la ricerca appassionata e mirata della famiglia Dubbini poiché si evidenza un’accurata miscelazione di cinque ricercate monorigini provenienti da Etiopia, Messico, Brasile, Costa Rica ed India. Questo caffè nasce dall’esigenza di unire ed esaltare le diverse declinazioni e sfumature del gusto in armonia con il mondo del dolce. Una miscela pensata per accompagnare il latte: il chicco di caffè ha una componente acida che serve a bilanciare e contrastare la parte grassa del latte. I toni caldi ed armonici, il suo blend raffinato e la bassa acidità diventano il perfetto connubio con il mondo dell’Alta Pasticceria proposto da Voce attraverso le sapienti doti del pasticcere Domenico Peragine e del direttore della caffetteria Marco Aprea.
Il primo atto tra la storia (dell’ arte) che passa per il caffè
Voce Aimo e Nadia è un punto di riferimento della cultura gastronomica che dialoga apertamente con il Museo delle Gallerie D’Italia, salotto dei milanesi. Un complesso architettonico di grande importanza storica e artistica, composto dal settecentesco Palazzo Anguissola, l’ottocentesco Palazzo Canonica, Palazzo Beltrami e Casa Manzoni. È qui infatti che prosegue la nostra visita, tra dipinti del ‘700, ‘800 e ‘900 il cui fil rouge che ci unisce all’arte è proprio quel sentore di caffè che ritroviamo nella vita degli artisti ma anche nelle opere stesse che raffigurano momenti di convivialità e trovano modo di rappresentare luoghi e trasmettere quelle sensazioni che solo atmosfere intime e ricercate possono far provare. Il parallelismo con il caffè è semplice, poiché questa bevanda era considerata creata appositamente per le persone d’avanguardia: i nuovi borghesi si rivedevano in modo teatrale, come le opere di Gerolamo Induno ci ricordano, e così via Manzoni, per esempio, considerata la corsia del giardino, era solita essere lo scenario, il luogo giusto di ritrovo per sorseggiare la bevanda o, addirittura, far finta di farlo, solo per il gusto di partecipare a quel momento.
Indicativo nominare il Bar Cova (spesso frequentato dall’ ex ufficiale di Napoleone) vicino La Scala di Milano, spesso rappresentato nelle opere dell’800 così come la Galleria Vittorio Emanuele II, ricca di passaggi ed abitudini borghesi. Con l’inizio della Milano moderna si arriva al Futurismo e qui il caffè piace perché intrinseco delle persone attive: si prende al banco, si vive velocemente. Lionetto Cappiello, pubblicitario emblema della società Campari prende spunto da queste fugaci ma intense e necessarie abitudini e ne crea il famoso personaggio che dal treno prende le tazzine “express”. Lo stesso Balla farà una pubblicità per Campari riprendendone lo stile ed il messaggio.
Torrefazione Dubbini – Il secondo atto del caffè all’aperitivo
Il nostro percorso continua nel Giardino incantato di Alessandro Manzoni, per rivivere la magia di un luogo che ha ispirato la vita e la produzione letteraria dello scrittore. Qui siamo accorti e piacevolmente sorpresi dalle varie degustazioni di caffè durante l’aperitivo e del successivo light lunch, che si sono stagliate come un vero e proprio percorso artistico: gli specialty coffee “El Salvador” ed “Ethiopia Guji”, raccontate da Davide Cavaglieri – abile e sapiente coffee trainer della storica torrefazione – sono stati presentati e realizzati come valide alternative al caffè freddo ed al caffè di conclusione. Il Nitro Tropical Cold Brew di Torrefazione Dubbini è un caffè a base di acqua tonica e decotto di passion fruit uniti insieme e serviti grazie ad un particolare sifone che regala al palato una grande esplosione aromatica. È un Bourbon dai gusti tropicali, dolci che strizza l’occhio anche al vino Porto e si accompagna allegramente alle focaccine di grano arso con pomodorino al filo e crema di alici di Monterosso proposte dalla sapiente maestria culinaria degli chef stellati Negrini e Pisani.
Gran finale con caffè al ristorante
Sempre circondati dalle bucoliche atmosfere del giardino manzoniano proseguiamo la nostra esperienza sensoriale ascoltando i racconti di Giannandrea Dubbini, Alessandro Negrini e Fabio Pisani e gustando le portate speciali di Voce Aimo e Nadia. Il menù prevede carpacci di ricciola nostrana, mandorle tostate, sesamo e crescione d’acqua; risotto Gran Riserva Carnaroli con noci di Sorrento, olive taggiasche candite e pompelmo; morbido al limone, mandorle e zafferano. A conclusione di ciò il vero ospite dell’incontro è sempre lui: il caffè. In questo caso l’espresso Ethiopia (100% Arabica della regione del Guji) dona valore a tutto quello raccontato: un caffè fruttato, con note aromatiche di mirtillo, prugna rossa e fragola. Un caffè davvero speciale il cui processo di essicazione naturale rende al palato un finale intenso, fresco e rotondo.
Se finora la conquista del tuo palato è stata superficiale o, per lo meno, soprattutto visionaria, chiedo argutamente venia e ti invito a provare direttamente ciò che ho sperimentato, ai tavoli di Voce Aimo e Nadia. La cortesia e la professionalità che percepirai renderanno più valore alle mie parole. Qualora il caffè non rientrasse nelle tue preferenze avrai da ricrederti e sarebbe sicuramente un punto di partenza per iniziare un nuovo viaggio con Torrefazione Dubbini.